Palermo, odio social e offese al presidente Mattarella: 14 imputati

Palermo, odio social e offese a Mattarella: 14 imputati

Identificati attraverso i profili Facebook

PALERMO – Il giudice Walter Turturici ha fissato l’udienza preliminare. Il prossimo 30 gennaio deciderà se rinviarli a giudizio o proscioglierli. La Procura di Palermo nelle scorse settimane ha chiesto il processo per 14 imputati accusati di avere offeso l’onore e il prestigio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il 27 novembre 2018 l’associazione “Fiori di acciaio” pubblicò sulla propria pagina Facebook una foto del capo dello Stato. Un gesto di solidarietà e vicinanza dopo che sui social si erano scagliati contro Mattarella che in quei giorni affidò l’incarico per la formazione del governo a Carlo Cottarelli. Un tentativo naufragato e seguito dall’esecutivo fra Lega e Movimento 5 Stelle. Per questa vicenda ci sono già state delle condanne, ma la pioggia di insulti non si fermò.

Gli haters scambiarono la bacheca social per uno sfogatoio maleodorante di insulti. Frasi che seppure volontariamente mitigate danno il senso di quanto odio fossero foriere. “Vecchio di m…”, “feccia”, “traditore”, ciarlatano”, “merita la galera”, “marionetta schiavo e sottomesso”, “pezzo di mafioso”, “corrotto”, “servo dell’Europa”, “vatti ad ammazzare”

I pm del gruppo coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis hanno identificato i profili social da cui sarebbero partiti gli insulti e chiesto il processo per Francesco Buoncuore (Venaria Reale, in provincia di Torino), Michela Bertolino (Palermo), Salvatore Vargiu (Messina), Giovanni Cataldo (Isola delle Femmine), Daniela Caravello (Palermo), Isabella Abbate (Palermo), Rosa Crivello (Palermo), Giuseppe Vasile (Floridia), Massimiliano Lo Piccolo (Palermo), Vincenza Maria Maugeri (Misterbianco), Salvatore Marciante (Palermo), Emanuele Anello (Palermo), Vincenzo Mascillaro (Palermo), Giuseppe Paravizzini (Chiaramonte Gulfi).


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