05 Luglio 2024, 08:01
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PALERMO – I fondi del Pon Metro sono in ritardo, quelli in bilancio non bastano per tutti e il risultato è che, da mesi, quasi in 200 attendono i soldi per l’integrazione all’affitto, tra inquilini e proprietari.
E’ botta e risposta fra il Partito Democratico e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla, stavolta sul tema del sociale. In particolare sui contributi della così detta “Agenzia sociale per la casa” che riguarda, oltre a Palermo, anche alcuni centri dell’area metropolitana. Si tratta di soldi destinati a chi non può pagare un affitto o, per le proprie condizioni economiche, non riesce a trovare un alloggio. In questi casi, il Comune paga anticipatamente i proprietari di casa.
Il problema è che i fondi del Pon Metro sono in ritardo e i soldi in cassa, poco più di 150 mila euro, bastano per appena 56 beneficiari. Per le altre 150 pratiche servono 450 mila euro che l’amministrazione ha provato a inserire nell’ultima variazione, ma senza successo visto che nessun consigliere ha firmato l’emendamento.
Il risultato è che da alcuni mesi i pagamenti si sono fermati. Palazzo delle Aquile, con un avviso sul proprio sito, ha specificato che i ritardi “non pregiudicano in alcun modo la copertura finanziaria delle pratiche lavorate, per le quali non vi è rischio di decadenza o di perdita del beneficio”. E l’obiettivo è presentare una nuova variazione che consenta di rimpinguare il capitolo.
“Attualmente sono in fase di liquidazione le istanze per l’importo residuo di euro 153.000 euro circa che corrispondono a due liquidazioni che comprendono in totale 56 beneficiari”, dice l’assessore al Sociale Rosi Pennino.
Inoltre ci sono 150 pratiche valutate positivamente che attendono le somme inserite nella variazione di bilancio, ovvero 450.000 euro. Questa somma, congiuntamente alle risorse in arrivo dal Pon Metro plus, consentirà di arrivare a fine anno la copertura per tutta l’annualità”.
Il Partito Democratico, con Mariangela Di Gangi, va però all’attacco. “Avevo già chiesto informazioni agli uffici per i ritardi destinati a chi ha scelto di fidarsi dell’Amministrazione affittando casa – dice la consigliera – per via delle tante lamentele ricevute, ma soprattutto per capire l’impatto della mancata presentazione dell’emendamento chiesto dall’assessora Pennino e non presentato dalla sua maggioranza in aula quando possibile”.
“Mi colpiscono le affermazioni della consigliera – replica l’assessore Pennino – atteso che, nella qualità di componente della commissione Bilancio, dovrebbe conoscere lo stato dell’iter riguardante la variazione e un emendamento che lei per prima poteva sottoscrivere. Ecco cosa dovrebbe spiegare in qualità di componente della commissione, viste le grandi sensibilità sui temi del sociale. Siamo al lavoro insieme alla collega al Bilancio e in armonia con il consiglio comunale per raggiungere tutti insieme l’obiettivo”.
“Ci chiediamo perché la maggioranza non abbia presentato l’emendamento, noi non eravamo tecnicamente nelle condizioni per farlo – ribatte Di Gangi -. Il pagamento anticipato non serve a ovviare i ritardi del Comune ma a incentivare le persone a fidarsi delle garanzie che l’ente produce al posto delle persone in condizione di precarietà abitativa. Delle due l’una: o il Comune non sa più far funzionare una delle misure più importanti a sostengo della povertà oppure l’amministrazione Lagalla gioca sulla pelle delle persone fragili“.
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05 Luglio 2024, 08:01