28 Gennaio 2015, 08:30
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PALERMO – In fuga da Fiume, anzi da Rovigo. Non ha voluto sentire storie Mato Jajalo, centrocampista croato in forza al Rijeka, che ha abbandonato qualche settimana fa la sua squadra in ritiro per cercare nuovamente una sistemazione in Italia. Lui, che nel Bel Paese c’era stato già nel 2009 per disputare una stagione non proprio positiva con la maglia del Siena (retrocessione in serie B a maggio), ha voluto fortemente puntare al riscatto nella massima serie italiana. Si è parlato per giorni di un interesse della Fiorentina, mai confermato, e invece dietro c’era il Palermo, che si è assicurato le sue prestazioni e porta a casa un profilo adatto al ruolo di vice-Maresca. Un tassello che viene inserito con perfetto tempismo, dati i problemi fisici dell’esperto regista rosanero, fuori per una frattura della trabecola del calcagno.
Che l’Italia dovesse essere la destinazione di Jajalo s’era capito sin da subito. Il giocatore, il cui contratto col Rijeka era in scadenza nel 2016, aveva infatti una clausola che gli permetteva di liberarsi dall’accordo in caso di chiamata dalla serie A italiana. La chiamata è arrivata e la sua volontà è stata chiara: non un secondo di più a Rovigo, dove il Rijeka si trova in ritiro per preparare la seconda metà della stagione. L’epilogo si è consumato con la rescissione del contratto in essere col club croato, un addio non proprio felice al termine di un breve braccio di ferro tra le due parti. La fuga adesso sta volgendo verso un lieto fine per il centrocampista, ormai ad un passo dal Palermo. In settimana sosterrà le visite mediche e si aggregherà al gruppo allenato da mister Iachini, per poter così tornare a dire la sua in Italia.
È lo stesso Jajalo ad aver messo la parola fine al suo rapporto col Rijeka. Firmata la rescissione dopo solo metà stagione disputata in maglia biancazzurra, il centrocampista si è congedato con queste parole: “Sono consapevole del rischio di questa scelta. Ci ho pensato molto prima di fare questo passo, è una scelta impulsiva per motivi familiari. Non voglio entrare nei dettagli, voglio che resti parte della mia privacy”. E nei confronti dei dirigenti che non hanno nascosto la propria amarezza (il portavoce Davor Sever e il d.s. Srećko Juričić hanno definito “assolutamente inaccettabile” il comportamento del giocatore, ndr), Jajalo si rivolge con parole di gratitudine: “Sono consapevole dei problemi e degli inconvenienti che ho causato e perciò chiedo scusa a tutti. Il Rijeka ha fatto molto per me, il club e la città avranno sempre un posto speciale nel mio cuore. Ringrazio il club, che ha accettato l’indennizzo per la mia partenza. Sapevo di essere impegnato in un grande club, ho apprezzato tutti coloro con cui ho lavorato”.
Il Palermo piazza dunque il primo vero colpo in entrata. Un regista che negli anni ha saputo arretrare il suo raggio d’azione, trovando nel centro della linea mediana la collocazione ideale. Arrivato al Siena nel 2009 come trequartista, Jajalo si è saputo riciclare nel ruolo di mezzala e di centrocampista centrale con compiti di impostazione, facendo di questa sua caratteristica un punto di forza nella successiva esperienza al Colonia, in Bundesliga. Anche in Germania, dopo un inizio sorprendente, ha dovuto però fare i conti con un inesorabile declino, che ha portato il club dapprima a cederlo in prestito al Sarajevo e, infine, a rescindere in anticipo il contratto nel 2014. Si accasa in estate al Rijeka da svincolato, fino alla decisione di lasciare il club per tentare nuovamente la sorte in Italia, col Palermo. L’ufficialità è giunta nel primo pomeriggio di mercoledì, con una nota pubblicata dal club sul proprio portale.
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28 Gennaio 2015, 08:30