Palermo, la Camera di conciliazione | per le controversie legali

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18 Novembre 2008, 15:12

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Risolvere quel fastidioso problema delle lungaggini legate alle controversie legali. È questo il motore primo che ha portato, oggi, alla nascita della “Camera di conciliazione” per le questioni di natura medico-sanitaria. Una struttura agevole voluta fortemente dall’Ordine dei medici da un lato, e da quello degli avvocati dall´altro. In uno scenario nazionale ai limiti del paradosso, con oltre cinque milioni di cause civili pendenti, la Camera di conciliazione si pone dunque come un valido strumento utile a ridurre, in un modo alternativo alla fredda aula di tribunale, quella straordinaria mole di ricorsi presentati ogni anno per presunte responsabilità professionali in ambito medico.

E in un tempo massimo di centoventi giorni. Prima nel suo genere in Italia, la Camera di conciliazione entrerà in funzione dal prossimo gennaio, e avrà un metodo di lavoro tanto semplice quanto efficace. Chiunque ritenga di non aver goduto di una assistenza medica soddisfacente, e voglia presentare un ricorso contro il medico o la struttura ospedaliera dove ha ricevuto le cure, potrà rivolgersi alla segreteria della Camera, presso la sede dell´Ordine dei medici in via Rosario di Partanna, presentando una domanda dal costo di cento euro. Il ricorso sarà quindi affidato ad un giudice conciliatore indicato dalla giunta della Camera, composta dal presidente dell´Ordine degli avvocati, dal presidente dell´Ordine dei medici e da un giurista nominato dall´Ordine dei medici. Figura particolarmente importante, dunque, sarà quella del giudice conciliatore. Tra di loro ci saranno avvocati o magistrati in pensione i quali saranno iscritti in un apposito Albo dei conciliatori. Ma non è tutto. Queste figure, infatti, saranno supportate dall´intervento di esperti medici che valuteranno di volta in volta i singoli casi presi in esame.”I ricorsi saranno affidati ai vari giudici conciliatori in base alla loro professionalità e alla loro esperienza maturata negli anni” ha detto il presidente dell´Ordine degli avvocati Enrico Sanseverino. “Le sentenze – ha continuato – vincoleranno definitivamente le parti. Il giudice conciliatore avrà competenze civilistiche, ma quello che deciderà potrà avere anche risvolti in un eventuale pro-cesso penale. Mi spiego: se c’è un’inchiesta in corso con un’azione penale d’ufficio, se soddisfatta dalla decisione del giudice conciliatore, la parte offesa potrebbe non costituirsi parte civile. In un procedimento penale su querela, la parte potrebbe rimettere la querela stessa”. Alla Camera di conciliazione potranno accedervi cittadini, assicurazioni, strutture sanitarie pubbliche e private, per risolvere pratiche di equo indennizzo. “Grazie alla sinergia tra i due Ordini professionali – ha commentato Salvatore Amato presidente dell´Ordine dei medici – in nome del diritto alla salute sancito dalla Costituzione, i cittadini avranno a disposizione un prezioso strumento che oltre a offrire concrete opportunità di effettivo riconoscimento dei propri diritti mediante la tempestiva interposizione nelle controversie, darà la possibilità di abbattere drasticamente i lunghi tempi di risoluzione della giustizia ordinaria oltre che i costi per l’assistenza legale”.

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18 Novembre 2008, 15:12

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