14 Marzo 2023, 15:05
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PALERMO – Ci sono circa tremila tecnici e amministrativi precari assunti per l’emergenza Covid che chiedono la proroga dei loro contratti, la ricognizione immediata dei vuoti d’organico e la predisposizione di bandi di concorso che gli permettano di partecipare avendo riconosciuto un punteggio ad hoc per l’impegno lavorativo già profuso. È per questo che numerosi sindacati, lavoratori e cittadini si sono radunati in un corteo, oggi pomeriggio, a piazza Indipendenza, difronte Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana. Criticano l’amministrazione per il mancato rinnovo dei loro contratti, scaduti la maggior parte il 28 febbraio di quest’anno.
“Lo scopo del corteo è proprio quello che si legge in locandina”, spiega uno dei precari impegnati nella manifestazione indetta da Cgil e Uil: “Rilanciare la sanità pubblica in Sicilia, riempendo gli evidenti vuoti d’organico e attenzionando particolarmente noi precari che, nel periodo più buio della pandemia siamo stati chiamati eroi, ma oggi, veniamo invece dimenticati e abbonati dall’amministrazione”.
È la stessa tesi che sostengono i segretari generali di Cgil e Uil, Alfio Mannino e Luisella Lionti, e che ha ribadito con forza anche il coordinamento regionale dei lavoratori precari Covid in Sicilia, che ha puntato il dito contro la giunta Schifani, colpevole “di aver espresso la volontà di non voler prorogare i contratti ai lavoratori impegnati durante la pandemia”.
La proroga per tutti i lavoratori rimasti esclusi dalle precedenti proroghe dei contratti, l’interpretazione autentica del termine “personale amministrativo” all’interno del decreto milleproroghe e l’utilizzo dei fondi messi a disposizione della sanità siciliana dal decreto Calabria per l’innalzamento del 10% del tetto di spesa relativo al personale delle aziende sanitarie, sono infatti le richieste di chi protesta.
Ma l’idea della proroga dei contratti dei precari covid, cara anche all’ex commissario di forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, è stata però motivo di tensioni e discordia in maggioranza per giorni a Sala d’Ercole e, ad oggi, la linea del non rinnovo sembra ormai prevalente. Saranno decisive le prossime settimane per capire quale destino attenderà questi lavoratori.
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14 Marzo 2023, 15:05
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