Palermo, l'Ance scrive a Lagalla: "Ecco le nostre priorità" - Live Sicilia

Palermo, l’Ance scrive a Lagalla: “Ecco le nostre priorità”

Il presidente Miconi: “Priorità per rigenerazione urbana, opere pubbliche, sburocratizzazione, partenariato pubblico-privato”
I COSTRUTTORI
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PALERMO – Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, ha inviato una lettera al neo sindaco Roberto Lagalla, per congratularsi per la sua nomina e per ribadire le priorità che la nuova amministrazione dovrebbe affrontare secondo i costruttori: rigenerazione urbana, opere pubbliche, sburocratizzazione, governance delle partecipate, partenariato pubblico-privato.

“Come abbiamo avuto modo di ribadire durante il confronto organizzato nella nostra sede con tutti i candidati alla carica di primo cittadino – ha scritto Miconi – noi siamo sempre molto attenti alle questioni che riguardano lo sviluppo di Palermo, che affrontiamo con spirito critico ma sempre costruttivo. E, come abbiamo promesso allora, a noi stessi e alla forza produttiva che rappresentiamo, sin dal primo giorno dell’insediamento, siamo qui, vigili e armati di un fattivo spirito di collaborazione per ribadire la nostra disponibilità alla cooperazione e al confronto.

A tal proposito – continua il presidente dei costruttori palermitani – desideriamo ricordare, innanzitutto a noi stessi, quali sono le questioni di primaria importanza per il nostro comparto e per l’economia tutta della città. E vogliamo iniziare proprio da quella rigenerazione urbana che, per Palermo, è questione di primaria importanza. Nella nostra sala conferenze – dice rivolto al neosindaco – tu hai parlato di miglioramento della vivibilità della città con una riqualificazione complessiva, sostenibilità ambientale ed energetica, valorizzazione degli spazi culturali, cura degli spazi verdi, riuso del suolo esistente. Tutto questo con concertazione e co-pianificazione con chi ha esperienza diretta di problemi così complessi. E noi siamo pronti a ribadire il nostro impegno alla collaborazione.

Poi c’è l’oneroso tema della realizzazione delle opere pubbliche ed il rispetto dei loro tempi, dalla progettazione alla realizzazione. Su questo tema hai sottolineato la necessità di ricorrere a conferenze di servizio, all’aiuto degli ordini professionali, di incrementare la dirigenza, separare fase di istruzione e controllo delle procedure e anche su questo saremo estremamente vigili e disponibili alla collaborazione.

Un altro argomento che ci interessa molto – prosegue Miconi – è l’applicabilità del partenariato pubblico-privato che, fino ad oggi, di fatto, non ha trovato concretezza in città. Auspichiamo che davvero, come hai sostenuto “non si possa pensare alla rigenerazione senza il partenariato pubblico-privato: da manutenzione ed adeguamento delle scuole, a infrastrutturazione cimiteriale, a tutte le strutture dedicate a sport, grandi eventi e convegnistica”.

Infine il rinnovamento della macchina burocratica, altro tema centrale perché spesso la lentezza burocratica si è dimostrata la peggiore nemica dell’imprenditore. Su questo hai sostenuto che “si dovrebbe tentare di separare l’aspetto specifico dell’edilizia dalle attività di altro tipo ma bisognerebbe separare anche investimenti per grandi opere e piccole opere quotidiane. La legge, in questa direzione ci viene in aiuto, col rilascio del titolo unico per la realizzazione dell’intervento. Poi bisognerà reclutare e riqualificazione il personale comunale e trovare altre figure dirigenziali di area tecnica. Ma per far tutto questo bisogna liberare risorse del bilancio”.

Ancora un’altra questione, quella della governance delle società cosiddette partecipate: è necessario, a nostro avviso, dare loro un taglio di gestione manageriale e mettere fine ad una gestione che fino ad ora è stata costosa e fallimentare.

Nel ribadire che noi chiediamo un’azione di governo concreta, sottolineiamo ancora una volta che crediamo nel gioco di squadra solido e trasparente e per questo, mettiamo a disposizione dell’Amministrazione comunale la nostra esperienza su questioni che conosciamo molto bene perché le affrontiamo quotidianamente. Infine – conclude Miconi – una mia personale considerazione che ormai ripeto quasi come una preghiera: è necessario far uscire dallo stato di torpore i cittadini, facendoli sentire considerati e ripristinando, così, quella fiducia nelle istituzioni che ormai appare compromessa e che induce facilmente a non avere cura della propria città”.

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