12 Marzo 2024, 11:36
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PALERMO – Il vicepresidente vicario della commissione Antimafia all’Ars Ismaele La Vardera, la consigliera comunale del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi, l’imprenditore Giuseppe Piraino e la famiglia Domino hanno depositato una targa intitolata al piccolo Claudio Domino, ucciso per mano mafiosa a soli 11 anni, all’ingresso del campo sportivo “Lo Cicero” a Vergine Maria.
“L’avevo detto e l’ho fatto – dice La Vardera -. Ho sollecitato il Comune mesi fa e l’ho ribadito a Lagalla in commissione antimafia, ma nulla è cambiato. Così ho deciso di farlo io, in modo ufficioso e provocatorio nella speranza che il sindaco si dia una svegliata. Perché Claudio Domino? Perché purtroppo è una delle giovanissime vittime per mano mafiosa. Un campo sportivo è anche luogo di aggregazione, un posto dove i piccoli vanno spesso a giocare e fare sport. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, vedremo se il primo cittadino continuerà a voltarsi dall’altra parte. Palermo può cambiare. Palermo deve cambiare”.
“L’iniziativa di oggi – spiega la famiglia Domino – è un volano per i giovani che vanno istruiti alla legalità. La morte di nostro figlio è la prova che la mafia non ha mai avuto un codice d’onore e che non ha mai fatto distinzione fra adulti e bambini. Siamo sicuri che questa provocazione venga presa sul serio dal sindaco e che presto faccia l’inaugurazione ufficiale”.
Giuseppe Piraino, imprenditore, responsabile Antiracket di Sud chiama nord. “Lo sport è un grande strumento se utilizzato per insegnare ai giovani il rispetto delle regole. Per questo partire dal titolo di un campo significa riportare la legalità in quei quartieri che ancora per onorare i boss della zona li ricordano con le intitolazioni. Sorprende come il Comune di Palermo, non abbiamo mosso neanche solo un passo dopo che La Vardera ha sollevato il problema”.
“Sono felice – conclude la consigliera Oso Giulia Argiroffi – che tanti bambini e ragazzi da oggi giocheranno in un campo dedicato a chi ha sacrificato la propria vita. Oggi abbiamo deciso di fare la differenza perché dove sindaco e giunta hanno preferito prendere tempo o girarsi dall’altro lato, io ho deciso di metterci la faccia e di prendere una posizione netta. La legalità in una città come la nostra non può avere zone d’ombra e questo campo sportivo, che inoltre vive nell’abusivismo, è una vera e propria zona buia della città”.
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12 Marzo 2024, 11:36