28 Novembre 2024, 16:12
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PALERMO – Mimmo Russo ha ottenuto gli arresti domiciliari, ma resta in carcere perché non ci sono braccialetti elettronici. Il primo sarà disponibile il prossimo 17 dicembre. All’ex politico non resta che aspettare.
A concedergli una misura cautelare meno afflittiva, lo scorso 14 novembre, è stato il Tribunale di Palermo presieduto da Bruno Fasciana che sta processando l’ex politico. I reati contestati sono concorso esterno in associazione mafiosa (l’ipotesi è caduta in fase cautelare davanti al Riesame che annullò sul punto l’ordinanza), scambio elettorale politico-mafioso e corruzione.
Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Marzia Sabella e dei sostituti Andrea Fusco e Francesca Mazzocco, Russo che per vent’anni è stato ras delle cooperative sociali e consigliere comunale (dopo vari passaggi nel 2017 era approdato a Fratelli d’Italia), si sarebbe fatto promettere voti in cambio di assunzioni.
Assieme a Russo viene processato Gregorio Marchese, agente immobiliare e figlio del superkiller di Cosa nostra Filippo, che sarebbe stato la longa manus di Russo all’interno dell’ippodromo. Un terzo imputato, Achille Andò, faccendiere iscritto alla loggia massonica Grande Oriente d’Italia, aveva chiesto il giudizio immediato.
Quest’ultimo avrebbe promesso appoggio elettorale a Russo in cambio del suo interessamento per due pratiche: tentare di sbloccare l’autorizzazione per un nuovo centro commerciale a Brancaccio e modificare la destinazione d’uso di un terreno agricolo nella zona di Altarello di Baida.
A metà novembre il Tribunale ha accolto l’istanza degli avvocati Bonsignore e Gargano e con il parere favorevole della Procura della Repubblica ha concesso a Russo gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Quattro i motivi: Russo compirà 70 anni a gennaio, il reato dello scambio elettorale politico-mafioso risale al 2012, il politico nel 2022 si è candidato e non è stato eletto (non bastarono gli 805 voti ottenuti con Fratelli d’Italia, non bastarono 805 voti), la Cassazione non ha accolto il ricorso della Procura contro l’annullamento della misura cautelare per il concorso esterno in associazione mafiosa.
Sono tutti elementi che, secondo il Tribunale, hanno fatto affievolire il pericolo di reiterazione di reato. L’esigenza cautelare può essere salvaguardata con la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, tenuto conto che Russo è incensurato.
L’ex politico, però, resterà in carcere fino al prossimo 17 dicembre. La società Fastweb, che ha siglato un accordo con il ministero dell’Interno, ha comunicato ai carabinieri della stazione di Resuttana di avere sforato il tetto massimo dei mille e 200 dispostivi attivabili in un mese così come previsto dal capitolato di appalto.
Bisogna dunque aspettare che si liberi un dispositivo da applicare alla caviglia di Mimmo Russo che suonerà in caso di allontanamento senza autorizzazione dal domicilio. Nel frattempo l’ex politico resta ospite del carcere Pagliarelli.
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28 Novembre 2024, 16:12