PALERMO – Si verificò uno strano incrocio nel mandamento mafioso della Noce. Protagonisti tre mafiosi. Giovanni Musso mandò un’ambasciata a Renzo Lo Nigro tramite Luca Bellomo.
Il capomafia Musso
Musso aveva aspettato il suo turno. In un blitz del 2018 la squadra mobile ricostruì la sua scalata al potere nel mandamento. Dopo avere affiancato il vecchio reggente Giuseppe Castelluccio, Musso divenne il nuovo capo. C’era pure lui, anche se con un ruolo marginale, nel commando che nel 1995 mise a segno la rapina miliardaria alle poste di via Roma.
Nel 2012, dopo avere finito di scontare la pena, divenne il braccio destro di Castelluccio, seppure fosse più anziano. Solo che pure Castelluccio, il falegname boss, finì nei guai giudiziari e così dal 2014 Musso prese le redini del clan. Oggi è detenuto.
Il nipote di Messina Denaro
Bellomo, condannato per mafia, rapina e traffico di droga, è stato scarcerato per fine pena nel 2022. Ha sposato Lorenza Guttadauro, l’ex avvocato e nipote di Matteo Messina Denaro (figlio della sorella Rosalia e di Filippo Guttadauro). Il legale ha lasciato la professione per un posto di lavoro al ministero dell’Istruzione a Roma. Lorenza Guttadauro è stata la persona rimasta più vicina allo zio nei giorni di detenzione a L’Aquila prima di morire.
Lo scarcerato
Renzo Lo Nigro, dopo avere finito di scontare una condanna per mafia, avrebbe preteso di riprendersi il suo posto scontrandosi con il nuovo presunto capomafia, Giuseppe Romagnolo. Risultato: sono stati entrambi arrestati nelle scorse settimane nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Antoci.
Le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno ricostruito uno dei primi impegni Bellomo una volta riconquistata la libertà. Si recò nella pescheria che un tempo Lo Nigro gestiva alla Zisa. Inizialmente non lo riconobbe: “… non mi ricordo…porca p… ti saluto”.
Una volta ristabilito il contatto della memoria iniziarono a passeggiare. Lo stesso Lo Nigro faceva il resoconto dell’incontro alla moglie: “Indovina chi mi è venuto a trovare? Luca, il marito di Lorenza” (si chiana Girolamo ma è meglio conosciuto come Luca). La moglie: “Non ti ha detto niente di sua moglie che segue a quello? (cioè Messina Denaro ndr). Ancora Lo Nigro: “… perquisizioni… case rotte… muri buttati a terra… stanno distruggendo tutte cose là… (riferimento alle indagini e alle ricerche per la cattura di Messina Denaro che sarebbe avvenuta nel gennaio successivo)… è venuto a prendere un poco di pesce per suo suocero… gliel’ho regalato io il pesce”.
Con un uomo non identificato Lo Nigro scendeva ancor più nei dettagli: “Lo sai chi è venuto poco fa alla putia? Il nipote di Messina Denaro, u Bellomo”. Qualche ora dopo ad un terzo interlocutore spiegava le regioni di quella visita: “… è uscito uno da Terni e mi ha mandato una ambasciata di Giovanni… c’era il discorso di un forno… ora mi devo informare com’è… vuole sapere com’era. È uscito da quindici giorni”. E la prima cosa che fece fu consegnare il messaggio di un boss a un altro boss relativo ad un’attività commerciale.