27 Luglio 2023, 11:02
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PALERMO – La pena diventa definitiva. Santo Bonomo si è costituito nel carcere di Milano Opera. Ha seguito le sorti del padre Francesco, boss di San Mauro Castelverde. La sentenza della Cassazione, che ha reso definitiva la condanna a 8 anni, è di alcuni giorni fa. Definitivi anche i 9 anni inflitti a Vincenzo Civiletto, mentre si dovrà celebrare un nuovo processo di appello per Salvatore Schittino (annullata con rinvio la condanna a 6 anni).
Francesco Bonomo è il genero di Peppino Farinella, capomafia di San Mauro Castelverde, da sempre uno dei più potenti mandamenti della provincia di Palermo. Nel 2016 il blitz dei carabinieri del Nucleo operativo e della compagnia di Termini Imerese denominato “Black Cat” svelò gli equilibri di una mafia che per resistere puntava sulla tradizione. Da San Mauro Castelverde a Trabia, da Termini Imerese a Caccamo passando per decine di piccoli centri: la nuova mafia guardava agli uomini e alle regole del passato. Ed ecco venire fuori cognomi come Bonomo e Rinella, che hanno fatto la storia di Cosa Nostra. Una sfilza di Comuni si erano costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Francesco Cutraro ed Ettore Barcellona.
“L’assoluta specificità del mandamento mafioso – scrivevano gli investigatori – è costituita dal fatto che la gestione del potere mafioso è rimasta una prerogativa esclusiva dei componenti della famiglia Farinella”. A dare una mano a Francesco Bonomo c’era anche il figlio, che faceva da collettore dei pizzini e fu indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. Da alcuni gironi giorni ha iniziato a scontare la condanna resa definitiva dalla Cassazione.
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27 Luglio 2023, 11:02