Cronaca

“Caro fratello ho un’urgenza…”, gli uomini del boss Auteri in libertà

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14 Dicembre 2024, 06:15

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PALERMO – “Caro fratello ho un’urgenza di telefono… il mio te lo sto dando… vedi se puoi aggiustare… ho bisogno telefono per tamponare”. Il lavoro dei carabinieri della Scientifica svela un altro pizzino di Giuseppe Auteri.

L’appunto è stato estrapolato da un foglio di carta bianco usato dal boss di Porta Nuova come base per scrivere. I militari del Nucleo investigativo lo hanno trovato nel covo di via Giuseppe Pecoraro dove Auteri è stato arrestato lo scorso marzo.

Dal calco lasciato dalla penna ecco spuntare le frasi che alimentano due filoni d’indagine. Il boss aveva un uomo di fiducia che chiamava “fratello” a cui affidava compiti delicati. Fa parte della rete di fedelissimi non ancora intaccata.

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Un posto di rilievo aveva anche la persona che gli ha dedicato una frase più che affettuosa: “Sii a me vita (sei la mia vita ndr)”. La stessa persona faceva riferimento ad una password e ad una linea attiva per parlare con qualcuno: “… ho messo contatto gli puoi scrivere”. Chi è?

Secondo filone investigativo: ci sono altri cellulari in circolazione oltre ai quattro trovati e sequestrati nella casa rifugio vicino via Oreto. Al momento dell’arresto Auteri ha provato a distruggere, senza riuscirci, due smartphone e due iPhone che contengono la mappa dei contatti. Gli investigatori li stanno incrociando con le sigle e i nomi degli altri appunti su droga e pizzo, molti dei quali già decriptati.

Alcuni, invece, restano oscuri. Che significato hanno “725900 ramo” e “420608 benz”? Sono ancora tanti i misteri del boss che durante i quasi due anni di latitanza, secondo la Direzione distrettuale antimafia, avrebbe agito da capo mandamento.

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14 Dicembre 2024, 06:15

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