05 Maggio 2022, 13:00
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PALERMO – Tutti rinviati a giudizio per una presunta maxi truffa nell’ambito della formazione professionale. Per l’onorevole Riccardo Savona, la moglie, la figlia e i rappresentanti degli enti di formazione “Rises” e “Palermo 2000” il processo inizierà il prossimo 4 ottobre.
Il rinvio a giudizio è stato deciso ieri dal giudice per l’udienza preliminare Marco Gaeta. Il processo era ripartito da zero nei mesi scorsi quando saltò fuori il mancato deposito di una serie di atti raccolti dalla polizia giudiziaria.
Sotto accusa ci sono Riccardo Savona, deputato regionale di Forza Italia e presidente della commissione Bilancio all’Ars, la moglie Maria Cristina Bertazzo, la figlia Simona, Michele Cimino, Nicola Ingrassia e Sergio Piscitello.
A rinviarli a giudizio è stato lo stesso giudice che definì una “grave omissione” il mancato deposito di alcuni interrogatori e di migliaia di pagine di atti che riguardavamo il rapporto tra la Regione e gli enti di formazione professionale. Dopo una nuova valutazione è arrivato il rinvio a giudizio.
Secondo la Procura della Repubblica, esisteva un “sistema Savona” per drenare le risorse della formazione professionale. Ed è per questo che il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Vincenzo Amico e Andrea Zoppi hanno chiesto il processo per gli imputati che si sarebbero resi protagonisti di una maxi truffa di circa 900 mila euro.
Il giudice Gaeta ha preso atto della estinzione per prescrizione di uno dei capi di imputazioni provvisori.
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05 Maggio 2022, 13:00