Palermo, mercato invernale da protagonista per puntare in alto - Live Sicilia

Palermo, mercato invernale da protagonista per puntare in alto

Gran lavoro del ds Rinaudo tra innesti di spessore e giovani di prospettiva
CALCIO-SERIE B
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PALERMO – Dopo un mese di transazioni e trattative si è concluso il calciomercato invernale di Serie B, con il Palermo che ne esce da grande protagonista. Il direttore sportivo Leandro Rinaudo è riuscito ad alzare notevolmente il potenziale già interessante della compagine rosanero, rinforzando in ogni reparto la rosa a disposizione del tecnico Corini.

LE OPERAZIONI

In questa sessione di mercato il Palermo si è concentrato inizialmente sul fronte cessioni, facendo partire i giocatori che nel girone di andata hanno trovato meno spazio nelle gerarchie dell’allenatore di Bagnolo Mella.

Sette in totale le operazioni in uscita svolte dai rosanero: Accardi e Floriano che hanno lasciato i rosa a titolo definitivo, Crivello, Doda, Peretti e Devetak in prestito e Pierozzi richiamato dalla Fiorentina per poi essere rigirato al Como sempre a titolo temporaneo. Per quanto riguarda le operazioni in entrata sono stati sei, alla fine, i giocatori approdati alla corte di Corini ovvero Verre, Tutino, Orihuela, Graves, Aurelio e Masciangelo.

Tutte operazioni che, oltre ad elevare il tasso tecnico della squadra, sono servite a riequilibrare la rosa alla luce del passaggio al nuovo vestito tattico del 3-5-2. Sono partiti cinque terzini, due sinistri e tre destri, un difensore centrale e un’ala per lasciare spazio a due centrali, un centrocampista, due esterni sinistri e una punta.

MERCATO DI SPESSORE

Il Palermo è stata sicuramente una delle compagini più attive in questa finestra di mercato, alzando il livello in ogni reparto e assicurandosi prospetti giovani interessanti in chiave futura. Innalzamento qualitativo che si può notare anche dai numeri, riportati dal noto sito di dati calcistici Transfermarkt.

Dopo il mercato invernale i rosanero hanno raggiunto un valore di rosa complessivo di 29,12 milioni di euro, stanziandosi settimo nella classifica delle squadre di Serie B con il valore rosa più alto. A guardare tutti dall’alto è il Genoa con un valore rosa complessivo di oltre 50 milioni, seguito da Parma, Cagliari, Venezia e Pisa, quest’ultimo subito sopra i rosa con i suoi 30,78 milioni di euro.

Il giocatore più “prezioso” arrivato a Palermo in questa sessione invernale è Tutino che, sempre secondo Transfermarkt, ha un valore di 3 milioni di euro. L’ex Parma è uno degli elementi di maggior valore tra i movimenti di mercato in entrata di Serie B, dietro solo a Carboni del Cagliari, Esposito del Bari e Gomis e Da Cunha approdati al Como. Un milione e 800 mila euro è invece il valore di Verre, seguito dai due difensori Orihuela e Graves entrambi del valore di 1 milione mentre quello di Aurelio e Masciangelo si attesta per entrambi sui 300 mila euro.

UNO SGUARDO AI PLAY-OFF

Un mercato di questa portata, per quanto gli obiettivi stagionali del Palermo restino al momento invariati, non può che far pensare ad un innalzamento importante della famosa asticella. Il ds rosanero Rinaudo ha concluso operazioni intelligenti, funzionali e di grande spessore a conferma dell’importante potenza di fuoco del City Group.

La rosa, adesso, presenta almeno una coppia di interpreti per ogni ruolo del 3-5-2 impostato da Corini, aggiungendo tasselli giovani e di prospettiva che possano crescere alle spalle dei titolari per poter recitare un ruolo importante soprattutto dal prossimo anno. Tutino come seconda punta ideale da affiancare a Brunori, l’esperienze e l’elevato tasso tecnico del poliedrico Verre per sostituire l’infortunato Stulac, due esterni di ruolo a sinistra per far rifiatare Sala ovvero Masciangelo ed Aurelio e infine Graves ed Orihuela, a completare le coppie della retroguardia a tre.

Con il Palermo in netta crescita e una classifica che rimane ancora molto corta, gli innesti arrivati dal mercato possono permettere un ulteriore salto di qualità per poter puntare con forza a qualcosa di più del semplice consolidamento, con un posto ai play-off che adesso sembra tutt’altro che semplice utopia.


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