08 Febbraio 2023, 19:14
1 min di lettura
PALERMO – Matteo Messina Denaro utilizzava diversi cellulari. Analizzando le chiamate e le celle agganciate i carabinieri del Ros stanno facendo una mappatura degli spostamenti del capomafia durante la latitanza.
Ancora una volta è la pista sanitaria che viene battuta. Si è scoperto che il latitante si è sottoposto a parecchie visite specialistiche – da quella odontoiatriche a quelle oculistiche – e ad esami di laboratorio. Ogni volta lasciava un numero di telefonino per essere ricontattato.
Ha frequentato tanti studi privati, da Palermo a Marsala. Decine di visite e altrettanti spostamenti che la Procura di Palermo sta ricostruendo a ritroso nel tempo per conoscere i posti e le persone che frequentava. Ci sono dei luoghi che ritornano e sui quali sono emersi elementi investigativi utili ma ancora top secret.
Non a caso i magistrati della Direzione distrettuale antimafia palermitana hanno parlato di “reticolo” di connivenze di cui Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara arrestato ieri, sarebbe stata una pedina.
Tumbarello è il medico che ha richiesto il ricovero di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafade, all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, dove il boss è stato operato nel novembre 2020. Non è stato lui, però, a diagnosticare per primo la patologia tumorale.
Dall’analisi della enorme documentazione sanitaria trovata nel covo di vicolo San Vito non è finora emersa la diagnosi – colonscopia inclusa – che ha dato il via al percorso terapeutico di Messina Denaro a carico del sistema sanitario sanitario nazionale.
Scoprire il nome del medico significherebbe svelare un tassello importante della rete di Messina Denaro, i cui spostamenti vengono mappati grazie ai cellulari.
Pubblicato il
08 Febbraio 2023, 19:14