18 Aprile 2009, 16:20
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È una delle porte per l’Europa, una delle occasioni alla portata per rendere più definito i contorni di un sogno sì, ma anche di una eventualità possibile matematicamente e non solo. Miccoli e Tedesco – entrambi debilitati dalla febbre – sono in forte dubbio, Nocerino non ha recuperato dall’ultimo infortunio, ma il Palermo ha dimostrato più volte di essere una squadra che può anche prescindere dai singoli. Contro il Bologna che “battezza” il terzo allenatore stagionale, Giuseppe Papadopulo, il bolognese Succi potrebbe ritrovarsi protagonista (lo è già stato all’andata, segnando il gol del pareggio finale) dal primo minuto accanto al bomber Cavani; in difesa è verosimile che Ballardini schieri dal primo minuro i tre centrali Carrozzieri, Kjær e Bovo, chiedendo agli esterni Cassani e Balzaretti di arretrare in fase di non possesso. L’assenza dello squalificato Simplicio è piuttosto pesanti, a fare le veci del brasiliano potrebbe essere Bresciano, che ha comunque altre caratteristiche. L’assenza dello squalificato Simplicio è piuttosto pesante, a fare le veci del brasiliano avrebbe potuto essere Bresciano, (che ha comunque altre caratteristiche), infortunatosi nel corso della rifinitura. Adesso il centrocampo rosanero può diventare un rebus.
Il “Papa” fa i conti con la lunghissima lista di infortunati, a cui si sono aggiunti negli ultimi giorni l’ex Bombardini, Britos (messo ko dall’appendicite), Castellini e Antonioli. Al posto di quest’ultimo, tra i pali, debutterà in serie A Colombo. Il modulo sarà certamente il 3-5-2, probabilmente speculare a quello del Palermo. Mutarelli potrebbe perdere il ballottaggio per una maglia da titolare con Amoroso e Marazzina sembra avere vinto la sfida con Osvaldo per affrontare il capocannoniere Di Vaio. Le squadre allenata da Papadopulo si coprono bene, ma non rinunciano all’iniziativa offensiva, anche fuori casa. Il tecnico rossoblù avrà lavorato più sull’aspetto psicologico dei suoi nuovi giocatori, in pochi giorni le caratteristiche di una squadra non si possono rivoltare come un calzino. Gli emiliani dipendono in gran parte dalla vena di Di Vaio, che nelle ultime giornate è un po’ venuta meno.
I rosanero ripartono dal pareggio in rimonta di sabato scorso contro la formazione di Mourinho destinata a vincere lo scudetto. Avere la stessa intensità significherebbe spazzare via una squadra, come il Bologna, che in difesa è la peggiore della serie A e questa domenica schiererà un esordiente nel massimo campionato tra i pali e non i soliti interpreti. Se la mole di gioco prodotta da Liverani e compagni sarà la solita il Palermo può dominare l’avversaria. Solo Volpi a metà campo potrebbe fare saltare certi equilibri: è l’uomo di punta degli emiliani, tenerlo a bada significherebbe dare scacco alla squadra di Papadopulo, perché lui è il faro della difesa e l’unico che può rifornire l’attacco, circondato com’è da lottatori e corridori in quantità industriali. Senza Miccoli in avanti può crescere il peso specifico in avanti di Cavani che, con Succi al fianco, può esaltarsi oltre che nel suo lavoro di sacrificio anche sotto rete. L’uruguayano si sta ritagliando un ruolo di leader che è sotto gli occhi di tutti. Lui e il Palermo possono e devono approfittare di questo turno favorevole. Un nuovo piccolo grande esame di maturità, prima della trasferta a San Siro contro il Milan. È l’ora del salto di qualità, prima della volata finale.
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18 Aprile 2009, 16:20