Cultura e Spettacolo

Palermo, musiche di tradizione orale nell’era della conversione digitale

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07 Dicembre 2021, 17:49

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PALERMO – La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione Folkstudio e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II e del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, promuove, dal 9 all’11 dicembre il convegno “Musiche di tradizione orale nell’era della conversione digitale. Documentare Archiviare Analizzare Restituire. Giornate di studio per i 50 anni del Folkstudio di Palermo”, che si svolgerà nel capoluogo al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

L’incontro, inteso a celebrare i cinquanta anni di attività di ricerca e documentazione del Folkstudio di Palermo e della sua prima presidente, Elsa Guggino, ha l’obiettivo di indagare estesamente come e in che misura la tecnologia digitale abbia influenzato le procedure di documentazione, archiviazione, analisi e restituzione delle tradizioni musicali di prevalente “mentalità orale”. La “dematerializzazione” dei supporti tradizionali (cartacei, fotografici, fonografici, filmici, etc.) ha permesso la creazione di archivi potenti ed efficienti, innescando opportunità di ricerca e catalogazione inimmaginabili ancora fino alla fine del secolo scorso. L’uso di strumenti “digitali” ha a sua volta profondamente mutato gli scenari del rilevamento, consentendo fra l’altro pratiche di “auto-etnografia” che, soprattutto attraverso i media “sociali”, sono divenute oggetto di un vero e proprio virtual field work, entro un gioco di rispecchiamenti sempre più complesso fra chi osserva e chi è osservato.

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Il Comitato scientifico, composto da Sergio Bonanzinga (presidente), Ignazio Buttitta, Girolamo Garofalo, Giuseppe Giordano, Giovanni Giuriati, Ignazio Macchiarella e Rosario Perricone ha affidato le relazioni e i panel a studiosi che si dedicano all’analisi di comportamenti e pratiche musicali per lo studio dei suoni e delle immagini resi sempre più sofisticati dalla tecnologia e alla osservazione della mutazione dei sistemi della comunicazione scientifica, sempre più tendente alla “multimodalità”, coniugando i sistemi tradizionali con le opzioni offerte dalla multimedialità in rete, anche rispetto a dinamiche di restituzione e condivisione della documentazione etnografica con le comunità che l’hanno a suo tempo resa attuabile.

L’iniziativa ha avuto il patrocinio morale del Comitato d’onore composto da Paolo Emilio Carapezza, Mario G. Giacomarra, Elsa Guggino, Janne Vibaek Pasqualino, tra i fondatori del Folkstudio di Palermo. Super green pass obbligatorio.

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07 Dicembre 2021, 17:49

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