27 Gennaio 2023, 18:56
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PALERMO – La norma dello stralcio delle more e degli interessi sulle cartelle esattoriali sotto ai mille euro, voluta fortemente dal governo Meloni, non verrà applicata a Palermo. Il consiglio comunale, pure se a trazione centrodestra, ha infatti votato a favore della delibera sulla rinuncia del suddetto stralcio, andando in direzione opposta a quella tracciata da Roma. Proverà quindi a recuperare anche quei crediti. Circa 1 milione di euro, dei 220 totali, di partite tributarie non riscosse.
Dopo giorni di rinvii, si è dunque arrivati all’approvazione dell’atto a Sala delle Lapidi. La maggioranza, fino a ieri, era infatti divisa. Si è ricompattata solo oggi, dopo svariati e intensi colloqui, decidendo di appoggiare infine, la linea Varchi. Secondo la quale, tra “polverizzare” e “recuperare” quei crediti, è sicuramente meglio la seconda opzione, malgrado, dunque, le disposizioni del governo Meloni. “Con un comune come Palermo, in procedura di riequilibrio, è mio dovere provare a recuperarli”, le sue parole.
Ci sono state divergenze anche tra le opposizioni, che hanno votato divise. I consiglieri di Oso, Ugo Forello e Giulia Argiroffi, si sono espressi positivamente, insieme alla maggioranza. Il resto della minoranza si è invece astenuta. Vuoti i banchi di Azione. L’atto è passato quindi con 22 voti favorevoli e 9 astenuti.
“Opportunamente il Governo Meloni ha previsto due norme che vanno nella stessa direzione: una è quella dei commi 222/227 per i comuni più floridi e virtuosi e l’altra è quella del comma 231 della ‘rottamazione quater’, alla quale noi dobbiamo puntare, come Ente in precarie condizioni economiche”, ha dichiarato l’assessore al bilancio, Carolina Varchi, spiegando i perché della loro scelta. “Sono entrambe norme ottime, pensate per Comuni in differenti condizioni”.
Con l’approvazione della delibera di rinuncia allo stralcio, infatti, “non cambia nulla per il cittadino che vuol pagare”, rassicura il vicesindaco. “Avrà comunque lo stralcio di sanzioni e interessi”. La cosa cambia solo per “il cittadino che non vuole pagare, che verrà invece perseguito per il recupero dell’intera somma”.
Dimostra ritrovata compattezza la maggioranza, commentando con un comunicato comune il risultato ottenuto. “L’approvazione del diniego dello stralcio parziale dei crediti vantati dagli Enti Locali è la conferma del percorso irreversibile di risanamento dei conti del Comune di Palermo. Con questo ulteriore atto, fortemente voluto dall’amministrazione Lagalla e dal vicesindaco Varchi, l’Ente non rinuncerà a somme legittimamente vantate, ma allo stesso tempo sul cittadino non graverà nulla di più di quanto dovuto come sorte capitale, in virtù della riconosciuta possibilità di stralcio di interessi e sanzioni, attraverso l’adesione a forme agevolate di pagamento con la cosiddetta ‘rottamazione quater’. Sorte capitale che sarebbe comunque dovuta dal cittadino, perché la norma nazionale non prevede lo stralcio totale delle cartelle relative ai tributi locali”.
“Inoltre, in consiglio, – aggiungono i capigruppo della maggioranza – abbiamo approvato un ordine del giorno, su iniziativa del nostro gruppo, con il quale si impegna l’Amministrazione, da un lato, ad assumere ogni pertinente misura affinché il cittadino possa essere accompagnato a un proficuo utilizzo del cassetto tributario e delle procedure per le definizioni agevolate delle posizioni pendenti, dall’altro, a porre in essere ogni necessaria e utile azione volta ad aumentare la riscossione dei tributi in città, l’origine di tutti i problemi e condizione negativa che abbiamo ereditato. Un pacchetto di misure che coniuga rigore e comprensione”.
“Si consolida, così, passo dopo passo, la credibilità dell’Amministrazione davanti alla Città e ai cittadini, che” – secondo Domenico Bonanno (Dc), Gianluca Inzerillo (FI), Giuseppe Milazzo (FdI), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo) e Alessandro Anello (Lega – Prima l’Italia) – fa presentare a testa alta Palermo in fase di sottoscrizione dell’Accordo con lo Stato per salvare i conti e ridare servizi alla città”
La stessa posizione, con parole molto simili, è stata sostenuta da Antonio Rini che, a conclusione della seduta, si era già detto soddisfatto “del pacchetto di misure” e dell’impegno preso dall’amministrazione per il recupero dei crediti. “Fratelli D’Italia è orgogliosa ed è al fianco del vicesindaco Varchi, che esprime capacità di ascolto e confronto in aula, dimostrando attenzione e impegno in questa grande operazione di risanamento dei conti”, ha però aggiunto.
“Il Comune di Palermo non aderisce allo stralcio parziale delle cartelle fino a 1000 euro, relative agli anni 2000-2015, previsto dalla finanziaria Meloni. I cittadini non potranno, dunque, usufruire automaticamente dello stralcio degli interessi e delle sanzioni. Una scelta, quella della Giunta Lagalla che, come abbiamo fatto rilevare nel corso del dibattito d’aula, non è motivata da alcun dato oggettivo che ne dimostri la convenienza per le casse del Comune e per i cittadini”, dichiarano le consigliere e i consiglieri del Pd, di Progetto Palermo e del Movimento 5 Stelle, presenti in aula.
“Una grave carenza istruttoria della proposta di delibera che ha causato più volte il rinvio del Consiglio comunale per superare le divisioni interne alla maggioranza. Davanti all’improvvisazione della Giunta, nell’impossibilità di valutare l’effettivo impatto sulle casse dell’Ente e a fronte dei prevedibili svantaggi per i cittadini che, per avvalersi dello stralcio, saranno gravati da adempimenti burocratici e dei relativi costi, non potevamo che decidere di astenerci”. È stato questo, il loro commento, a conclusione della seduta di consiglio.
“Il dibattito che ha portato alla approvazione della delibera consiliare relativa allo stralcio delle cartelle esattoriali, al di là delle legittime posizioni espresse dalle singole forze politiche così come dalla maggioranza e dalla opposizione, ha evidenziato la comune volontà di non gravare ulteriormente sui cittadini e le famiglie, in questo momento di grave difficoltà economica per la nostra comunità”, ha esordito il presidente Giulio Tantillo, commentando l’approvazione della delibera. “Il tutto senza rinunciare a somme dovute all’amministrazione che costituiscono un importante elemento di entrata contabile nella difficile situazione finanziaria del nostro Comune”.
“Credo che l’approvazione di un ordine del giorno, che fornisce chiare indicazioni all’amministrazione affinché tutti i cittadini siano informati e possano accedere alla cosiddetta “rottamazione” prevista dalle norme nazionali, rappresenti il punto di unione tra le diverse posizioni emerse, volte comunque a unire rigore nella tenuta contabile e rispetto per le difficoltà dei contribuenti”.
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