Cronaca

Palermo, “giustizia per Vincenzo, pestato e accoltellato”

di

16 Febbraio 2023, 16:12

2 min di lettura

PALERMO – È sicura che alla fine sarà fatta giustizia per la “morte del nostro Vicenzo”. Davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Vincenzo Terranova, si è aperto il processo a Gianvito Italiano, accusato dell’omicidio di Vincenzo Trovato, 22 anni, assassinato al culmine di una rissa sul lungomare di Balestrate nella notte fra l’11 e il 12 agosto scorsi.

Il dolore di una madre

“In questi mesi siamo stati in attesa di più risposte che il processo, siamo certi, ci renderà tutte – spiega la mamma della giovane vittima, Rosalia Colombo -. Da sempre abbiamo chiesto verità e giustizia per Vincenzo. La giustizia sta facendo il suo corso e alla fine del processo siamo sicuri che avremo un responsabile e una sanzione esemplare per tutta la violenza che è stata esercitata su Vincenzo”.

Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile della famiglia che è assistita dall’avvocato Sebastiano Giuseppe Muscolino.

Articoli Correlati

Le drammatiche immagini

C’era ancora molto da chiarire. “Abbiamo visto – aggiunge la madre – le immagini di quella terribile notte e quella furia, quella rabbia contro mio figlio che è stato picchiato e pestato più volte e poi accoltellato mentre era a terra ci hanno tolto il sonno. Quello che noi chiediamo allora non è solo giustizia, perché se oggi al qui lo dobbiamo all’enorme lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti che ha portato ad aprire il processo a soli sei mesi dall’omicidio. Quello che vogliamo è capire perché Vincenzo è morto, quali sono le ragioni e i motivi che hanno scatenato tutta questa violenza feroce contro un ragazzo di 22 anni in una serata tranquilla tra amici”.

La tesi difensiva

La mamma sa bene che “capire cosa sia successo non ci restituirà Vincenzo, ma aiuterà noi genitori, il fratello e tutta la famiglia a rassegnarsi e a cercare consolazione e serenità”. Secondo l’avvocato dell’imputato Franco Lo Sciuto le immagini del video mostrerebbero un’altra verità: il giovane si sarebbe allontanato dalla rissa e sarebbe tornato indietro tentando di aggredire l’imputato.

Il perito della difesa avrebbe accertato che l’arteria femorale non sarebbe stata recisa. Argomenti che saranno al centro del processo. La prossima udienza è stata fissata per il 2 marzo.

Pubblicato il

16 Febbraio 2023, 16:12

Condividi sui social