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Palermo, Oso abbraccia Ferrandelli: sarà ticket con Forello

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27 Aprile 2022, 11:57

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PALERMO – Il gruppo consiliare Oso a Sala delle Lapidi abbraccia il progetto per le amministrative di Palermo targato Fabrizio Ferrandelli. Sarà ticket tra l’uomo di Azione e +Europa a Palermo e l’avvocato Ugo Forello, già consigliere comunale eletto cinque anni fa con il Movimento 5 stelle di cui fu candidato sindaco.

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“Questa è la nostra candidatura. Non è la candidatura di Ferrandelli. Questa non può che essere la candidatura di un ticket Ferrandelli-Forello”. Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli durante la presentazione della candidatura al Consiglio comunale dei consiglieri comunali del gruppo Oso che saranno candidati nella lista “Ferrandelli sindaco”.

Nella lista definita “politica” oltre a Forello e Argiroffi ci saranno anche altri cinque consigli comunali uscenti: lo stesso Ferrandelli, Leonardo Canto, Giulio Cusumano, Filippo Occhipinti, e Cesare Mattaliano.

Ferrandelli crede nella “qualità del progetto politico”. “Abbiamo – spiega – l’esempio di Cateno De Luca. Le persone votano il progetto grazie al voto disgiunto. Le persone sono confuse. Ci sono pezzi di Udc che dicono di stare con Lagalla ma vorrebbero stare con Cascio e pezzi di Forza Italia che vogliono stare con Lagalla”.

La prima a prendere la parola è stata Giulia Argiroffi. “Questo luogo – ha detto – rappresenta la nostra coerenza. Ugo presentò da qui il suo progetto di città felice. Noi – ha proseguito – da quel progetto non ci siamo discostati. Sia rispetto alla nostra storia che rispetto al nostro percorso: Abbiamo studiato. Abbiamo sconvolto delibere e scoperto imbrogli”.

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“Siamo più entusiasti e convinti di 5 anni fa – ha raccontato Ugo Forello che ha continuato: – Abbiamo dalla nostra parte il bagaglio dell’esperienza”. Poi il candidato vicesindaco ha continuato: “Siamo emozionati siamo qui con la stessa voglia e la stessa passione. Non potevamo che essere qui con Fabrizio. Tutti noi abbiamo fatto errori. Vedo in Fabrizio però una persona coerente. Anche noi abbiamo partecipato a un movimento che vedeva in Dario Fo i suoi referenti e che poi è cambiato”.

Forello ha spiegato meglio le ragioni per cui la loro è una scelta di coerenza. “Se guardate il percorso di questi cinque anni, in Consiglio – racconta -, sia il gruppo Oso che il gruppo di +Europa è stato opposizione dura intransigente ma leale”. “La nostra è una sfida è generazionale. La nostra è la generazione che è stata privata del diritto di essere classe dirigente da Leoluca Orlando”, ha aggiunto Forello. Abbiamo consultato gli altri candidati sindaco. Bene – conclude Forello -, nessuno conosce, se non noi, cosa serve per amministrare Palermo. Insieme cambieremo tutto”.

Poi ha preso parola il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli. “Ognuno di noi ha una storia e un percorso. Ognuno di noi – ha spiegato Ferrandelli – ha fatto delle scelte errate ma non abbiamo tradito il nostro impegno con la città. Qualcuno ha fatto finta di non vedere, ha fatto finta di avere un impegno non appena c’era da votare. Si è subito dichiarato indipendente. Noi siamo stati coerenti con l’impegno. Oggi Palermo dovrà invece non cedere agli errori del passato. Cinque anni fa avevamo il compito di gareggiare contro un big della politica. Gli errori sono stati fatti per fare fronte alla sfida di allora. Da allora i nostri obiettivi non sono cambiati”.

Poi la stoccata agli avversari. “Gli altri candidati, le altre coalizioni, si sono messi assieme sulla base di cosa? Per governare Palermo, per vincere solamente oppure per guardare alle Regionali”. Riferendosi a Miceli Ferrandelli ha attaccato: “Chi vuole essere discontinuo lo sarà di giorno ma la notte poi andrà a pescare dallo stesso bacino elettorale di cinque anni fa”. La destra torna invece, per il candidato sindaco “con la bava alla bocca ma sono persone che non conoscono dipendenti, situazione contabile”.

Per Ferrandelli, “una macchina che corre verso il precipizio non può avere un guidatore che non conosce la macchina perché tempo che capisce come funziona va a schiantarsi. Molte disfunzioni – ha spiegato – sono di natura gestionale e non mancano anche problemi di carattere umano che possono essere risolti da chi li conosce”. Infine, la stoccata riguardo il programma. “Vedo di persone che ascoltano la città. Noi il programma lo abbiamo scritto in questi cinque anni”, ha concluso.

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27 Aprile 2022, 11:57

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