07 Dicembre 2021, 12:05
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PALERMO – La corsa in ospedale da un paese della provincia di Palermo affacciato sul mare. Il ricovero e la triste scoperta: una bimba di un anno e undici mesi era in overdose. Aveva quasi certamente ingoiato della marijuana trovata in casa. I genitori sono degli abituali consumatori di droga.
Adesso la piccola sta meglio, ma all’inizio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale dei bambini di Palermo si è temuto il peggio. Si tratta del quarto caso di bimbi ricoverati per lo stesso motivo, ma sarebbero molti di più solo che non sono emersi nelle cronache.
Gli esami tossicologici effettuati sulla bambina hanno evidenziato l’assunzione di cannabinoidi. I sanitari hanno effettuato la segnalazione all’Asp di Palermo e ai servizi sociali del Comune di appartenenza che adesso dovranno ricostruire la dinamica dei fatti.
Chissà cosa racconteranno padre e madre. Nei casi precedenti i genitori si sono difesi sostenendo che i figli avessero preso la droga per strada, magari era rimasta attaccata alla suola delle scarpe. Solo scuse di genitori troppo distratti che lasciano la droga a portata di mano, dicono gli investigatori che hanno subito informato la Procura per i minorenni, guidata dal magistrato Claudia Caramanna.
Si tratta di indagini delicate, che possono portare, come è già accaduto, all’affidamento temporaneo al direttore sanitario dell’ospedale in attesa degli ulteriori accertamenti sul contesto familiare, oppure,l nei casi più gravi, all’intervento più deciso del tribunale, per far decadere la responsabilità genitoriale.
La Procura per i minorenni indaga su decine di casi. Per sette di essi è già partita una richiesta di affidamento dei bambini ad una comunità. Viene ritenuto necessario l’allontanamento dal contesto familiare. Spetta al Tribunale prendere una decisione complicata. Non tutti concordano su una eventuale scelta radicale.
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07 Dicembre 2021, 12:05