13 Novembre 2021, 06:25
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PALERMO – C’era un gran via vai nello studio legale di Alessandro Del Giudice in via Portella della Ginestra. Pietro Formoso, di cui Del Giudice è stato legale e portavoce, vi fissava gli appuntamenti, ora ricostruiti dall’avvocato che ha deciso di collaborare con la giustizia.
Del Giudice ricorda il giorno in cui arrivò “questo signore di Bolognetta, un mafioso, bassino, lui avrà avuto 57-58 anni”. Un’altra volta Formoso mi chiese di “salire in studio per parlare con persone che io non conoscevo. Si sono chiusi nella stanza e non mi hanno fatto partecipare, dovevano evidentemente parlare di fatti illeciti… se li vedessi in fotografia forse potrei riconoscerlo, secondo me non erano soggetti di Palermo, ma di paese”.
Alcune foto gli sono state mostrate e Del Giudice ha riconosciuto le persone ritratte, la cui identità è coperta da omissis. Altre volte è svelata, come quando nello studio legale si videro “mio cugino Atanasio Leonforte con Giuseppe Ficarra… discorsi per rientrare e recuperare un credito. Pino Ficarra è un mafioso faceva parte la famiglia di Roccella”.
Mafiosi e a volte pure latitanti. L’aspirante collaboratore di giustizia ha ricostruito un altro incontro, avvenuto nel 1999-2000, quando aveva lo studio in via Enrico Toti, di fronte all’Università degli studi: “All’epoca conoscevo Pietro Bisconti (che è fratello di Filippo, ex capomafia di Belomonte Mezzagno e oggi collaboratore di giustizia)… eravamo amici un giorno Bisconti mi ha chiesto se poteva utilizzare il mio studio per parlare di un progetto con dei suoi amici”. Si presentarono quattro persone: “Pietro Formoso, Andrea Cottone, Pietro Bisconti e un soggetto a me sconosciuto”. All’indomani seppe che si trattava di “Totino Sciarabba che allora era latitante… braccio adesso di Formoso Giovanni (fratello di Pietro ed ergastolano per la strage di via Palestro a Milano)”.
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13 Novembre 2021, 06:25