Palermo, perdere così brucia | Ma con Corini l’impresa è possibile

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05 Dicembre 2016, 09:30

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PALERMO – Il miglior Palermo della stagione punito da un arbitraggio insufficiente, in un senso o nell’altro. Giacomelli sbaglia, in buonafede e in entrambi i sensi, ma sbaglia. Perché poteva anche starci il rigore in avvio di gara per l’intervento di Tomovic su Quaison, mentre il gol annullato alla Fiorentina nel primo tempo era da convalidare. A realizzarlo Babacar, “risarcito” in occasione del 2-1 nonostante l’evidente fallo di Kalinic ai danni di Pezzella. Il pari sarebbe stato risultato giusto e avrebbe permesso a Corini di cominciare nel migliore dei modi la sua esperienza sulla panchina rosanero. E invece nulla da fare, rosa puniti oltre i loro demeriti, dopo un primo tempo con qualche errore di troppo e una ripresa da squadra vera, capace di acciuffare il pari con la splendida punizione di Jajalo e di mettere in seria difficoltà l’undici di Paulo Sousa.

Rimane comunque la certezza di un Palermo vivo, tutt’altro che rassegnato all’ultimo posto che per un’ulteriore settimana rimarrà una sentenza da ribaltare sul campo. Bello e drammatico, allo stesso tempo, il gesto di Corini a gara conclusa, con la squadra richiamata in blocco al centro del campo dopo una prova gagliarda, sovvertendo i pronostici che parlavano di partita senza storia già prima del fischio d’inizio. Sul piano tattico appena tre giorni insieme al gruppo non permettono di esprimere valutazioni, anche se qualcosa in termini di scelte dei singoli consente già al Genio di distanziarsi dal suo predecessore: vinta la scommessa Pezzella, così come positiva è stata la prova di Quaison. In ripresa persino Hiljemark, nelle ultime settimane apparso in seria difficoltà.

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Si può, dunque, guardare avanti con moderato ottimismo. Inizia una settimana che porterà alla sfida contro il Chievo, in programma domenica pomeriggio al “Barbera”. Una sfida tra ex capitani rosanero: il primo tornato nelle vesti di allenatore, Corini. Il secondo tra gli artefici dell’ultima soffertissima salvezza, ovvero Sorrentino. Una gara che per emozioni e posta in palio è destinata a raccontare parecchio: per Posavec e compagni l’obbligo di un successo per cancellare le sette sconfitte in altrettante uscite davanti al pubblico amico. Dopodiché due sfide in notturna a chiudere il 2016: domenica 18 Palermo di scena a Marassi contro il Genoa, quindi lo scontro diretto casalingo contro il Pescara, giovedì 22. Tre gare per cambiare volto alla stagione: l’impresa è ancora possibile.

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05 Dicembre 2016, 09:30

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