Cronaca

Spari in discoteca: “La pistola l’ho trovata, volevo fermare la rissa”

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27 Dicembre 2022, 16:26

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PALERMO – La pistola? “L’ho trovata fuori dalla discoteca”. Tentato omicidio? “Volevo solo fermare la rissa, ero spaventato”. Si è difeso così il giovane diciottenne Manuel Catalano, fermato per avere esploso dei colpi di pistola in aria all’interno della discoteca Mob a Villagrazia di Carini.

Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Alessia Sinatra gli contestano il tentato omicidio e il porto abusivo di arma. Il giudice per le indagini preliminari sta decidendo sulla convalida dell’arresto e sulla misura cautelare da applicare.

Il giovane, che studia in un istituto professionale, di fronte all’evidenza del video che lo immortala mente impugna la pistola, ha confermato la ricostruzione dei carabinieri. Ha raccontato, però, di non essere sceso armato da casa, allo Zen, ma di avere trovato la pistola su un muretto vicino ad un cancello prima di entrare in discoteca. Pensava che fosse un’arma giocattolo, come quella che detiene a casa e che i militari hanno trovato e sequestrato.

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Ad un certo punto, ma Catalano non ne conosce la causa, è scoppiata una rissa fra decine di persone. Botte, urla, sangue. In mezzo al parapiglia sarebbe finito casualmente un amico di Catalano. Ed ecco perché ha deciso di sparare i colpi in aria: per disperdere la folla che picchiava duro. Poi è uscito e ha gettato la pistola, che non è stata ancora ritrovata.

I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dove Catalano vive con i genitori. Il padre, qualche anno fa, fu assolto nel processo scaturito dal blitz antimafia denominato Apocalisse. Il ragazzo è incensurato. Davanti al gip, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Francesca Russo, ha ripetuto di essere dispiaciuto per quanto accaduto, cercando di giustificare il suo gesto come una bravata.

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27 Dicembre 2022, 16:26

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