Corruzione: i palermitani, i catanesi e gli affari del Covid

Corruzione: i palermitani, i catanesi e gli affari del Covid

La chiave nelle chat del funzionario della Protezione civile arrestato

PALERMO – “Io devo presentarle una persona”, diceva il funzionario della Protezione civile, Luigi De Luca. Il suo interlocutore, l’imprenditore messinese Sebastiano Grillo, rispondeva: “Se lei mi fa fare il lavoro il comportamento sarà molto diverso”.

Parte da questa conversazione il secondo capitolo, ancora top secret, dell’inchiesta che la settimana scorsa ha portato all’arresto dei due indagati per corruzione. Ed è un filone che punta molto più in alto perché più alte sono le cifre in ballo e arriva fino ai soldi spesi per l’emergenza Covid.

Una fetta dei fondi nazionali è stata gestita dalla Protezione civile e in nome dell’emergenza le procedure sono state semplificate.

Nei dialoghi De Luca-Grillo non si parlava solo della necessità di velocizzare il pagamento di alcune fatture come nei due casi che il procuratore aggiunto Sergio Demonitis e i sostituti Andrea Fusco e Chiara Capoluongo ritengono di avere scoperto. Il “comportamento diverso” sembrerebbe fare riferimento a qualcosa di ben più importanti dei soldi finora consegnati dentro dei pacchetti, come se fossero caramelle.

La rete di contatti

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno sequestrato il telefonino di De Luca ed hanno ricostruito la rete di messaggi che si scambiava, via Whatsapp, con altri interlocutori a cui mandava persino le schermate delle pratiche.

Fra i contatti ci sono quelli con Emanuele Mezzasalma e Nunzio Adesini della società “Cinecittà”. Adesini è stato arrestato lo scorso novembre perché avrebbe corrotto alcuni funzionari del Genio civile catanese. Scriveva a De Luca e gli diceva di sentirsi “abbandonato” e che era “nelle sue mani”. Il funzionario lo tranquillizzava: “Tutto quello che posso fare… ma non dipende da me… vedo quello che posso fare lo sai che mi impegno”.

La commessa milionaria per il Covid

La “Cinecittà” ha ottenuto nell’aprile 2020 una commessa con affidamento diretto, dunque senza gara, dalla Protezione civile siciliana per la fornitura di due milioni di mascherine Ffp2 e un milione chirurgiche per un importo di 7 milioni e 300 mila euro. Non è il solo filone aperto, visto che si potrebbe incrociare con quelli aperto nei mesi scorsi dalla Procura di Roma.

Non sempre i rapporti erano sereni. In un messaggio di De Luca inviato ad Adesini si legge: “Ti fai sentire anche in maniera incessante quando hai una cosa da risolvere poi il silenzio più assoluto. Questo mio scritto lo può interpretare come vuoi ma per me è onestà intellettuale. Volevo dirtelo a voce l’altro giorno alla presenza di un estraneo me l’ha impedito. Comunque da questa parte c’è una persona sempre a disposizione. Buona giornata”.

Poi arrivavano le risposte distensive dell’imprenditore e di altre persone: “Vengo a prendermi un caffè”, “Ci vediamo presto”, “Vengo ad abbracciarti”.

Un altro contatto di De Luca era Roberto Priolo della “Costruzioni ambientali” a cui nel 2019 il giudice per le indagini preliminari di Catania ha applicato un divieto temporaneo di contrarre con la pubblica amministrazione nell’ambito di un’altra inchiesta per corruzione. Nel 2019 Priolo ha vinto un appalto ad Alcara Li Fusi, in provincia di Messina: 80.000 mila euro per il ripristino della funzionalità idraulica del torrente Brolo.

Nei loro messaggi si parlava di “amici che non rompono”, di inviti a “portare il caffè” e di buone notizie: “Buongiorno firmato”; “Buongiorno, sei un campione”.

Natale senza panettone

Gli appuntamenti venivano fissati anche lontano dagli uffici della Protezione civile. Per strada se era necessario non dare nell’occhio. Agli atti ci sono altre interessanti conversazioni di De Luca che alla vigilia dello scorso Natale protestava perché “quest’anno non ho potuto brindare e mangiare il panettone. L’insalata scondita senza olio… nonostante tutto buon pranzo amico mio… a poche parole”. E Priolo rispondeva: “… gioia mia, senza coccole se non ci penso io a te non ci pensa nessuno”.


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