05 Ottobre 2023, 15:12
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PALERMO – Il pusher è l’unico a rispondere e confessa la gran parte delle accuse. I poliziotti, invece, si avvalgono della facoltà di non rispondere.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia Ignazio Carollo conferma i suoi rapporti con Fabrizio Spedale, uno dei due vice sovrintendenti della squadra mobile, arrestati ieri. Per quanto riguarda l’altro, Salvo Graziano, si è limitato a dire “lo conosco”. Nulla di più.
I rapporti con Spedale sarebbero stati di affari. Il poliziotto gli avrebbe restituito le partite di droga sequestrate per poi rivenderle e dividere l’incasso.
Carollo ha anche parlato di cifre. Il grosso del guadagno, un paio di decine di migliaia di euro, sarebbe andato a Spedale che aveva il ruolo più dedicato: fare sparire la droga custodita nei magazzini della polizia o inviata presso aziende private per la distruzione.
Carollo ha però rivisitato al ribasso le cifre di cui egli stesso parlava nelle intercettazioni. Ha sostenuto infine di avere millantato con la madre per convincerla a incontrare Spedale e acquisire informazioni sulle indagine che lo riguardava. L’incontro è stato monitorato dai colleghi dei due agenti arrestati ed è avvenuto in un bar.
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05 Ottobre 2023, 15:12