27 Gennaio 2023, 11:12
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PALERMO – Il pestaggio ci fu, ma la catena di comando della polizia non lo ha coperto. Il processo si chiude con due poliziotti condannati e altrettanti assolti. Il giovane di 17 anni fu fermato dalla polizia per un controllo e si ritrovò con il naso rotto, lividi e una prognosi di un mese.
Il Tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia ha condannato ad un anno e mezzo Salvatore Bianco per lesioni e minacce aggravate, e ad un anno il collega Luciano Barbaro per omessa denuncia. La vittima e i genitori, parte civile con l’assistenza degli avvocati Nino e Marco Zanghì, saranno risarciti dagli imputati e dal ministero dell’Interno.
Gli assolti sono Filippo Madonia e Giovanni Davide Amato (difesi dall’avvocato Carlo Emnma), che arrivarono sul posto ad episodio avvenuto, erano più alti in grado rispetto ai due colleghi condannati. Hanno subito delle conseguenze giudiziarie e disciplinari per via dell’inchiesta e del processo.
Per tutti gli imputati le richieste di condanne erano state pesanti, tra i 3 anni e 4 mesi e i 5 anni.
Il febbraio del 2018 gli agenti provarono a fermare i due giovani, ma si diedero alla fuga. Furono bloccati in via Benedetto Gravina. È qui, prima che arrivasse il supporto di una seconda volante, che Bianco avrebbe sferrato un pugno al sedicenne. Gli animi si erano surriscaldati dopo che i poliziotti scoprirono che alla guida del mezzo, sprovvisto di assicurazione, c’era un giovane senza patente. A quel punto gli agenti avrebbero lasciano andare i due ragazzi, scrivendo nella relazione di servizio di averli controllati mentre giravano a piedi e senza avere riscontrato irregolarità.
Il giovane che ricevette il colpo si fece visitare al pronto soccorso di Villa Sofia: frattura del setto nasale, prognosi di 30 giorni. Il giorno dopo il padre presentò una denuncia. Il figlio ricordava lo spiccato accento napoletano dell’uomo in divisa che lo aveva colpito. Si trattava di Bianco. Gli indagati si sono sempre difesi, sostenendo che le cose siano andate diversamente da come sono state ricostruite. Ci sarà certamente il ricorso in appello.
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27 Gennaio 2023, 11:12