29 Agosto 2017, 11:21
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PALERMO – In via Vittorio Alfieri a Palermo si è svolta la cerimonia di commemorazione di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso il 29 agosto del 1991 perché si era ribellato al pizzo. Nel luogo dell’eccidio c’erano i figli dell’imprenditore Alice e Davide, il nipote Alfredo, il presidente del Senato Piero Grasso, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il prefetto di Palermo Antonella De Miro. Subito dopo avere depositato la corona di fiori la manifestazione è proseguita al Bar Aurora in via Buonriposo a Palermo. Qui si è svolta una colazione di consumo critico e solidarietà al titolare che ha denunciato il pizzo.
“È importante continuare a ricordare Libero Grassi per quello che ha rappresentato, non solo per essersi ribellato al pizzo ma, soprattutto, per avere fatto una campagna contro chi pagava il pizzo”, ha detto il presidente del Senato Piero Grasso. “Il fenomeno del racket del pizzo non è scomparso – ha proseguito l’ex magistrato – e le denunce delle vittime sono diminuite. Bisogna analizzare se le denunce sono diminuite perché il fenomeno è in calo, e noi lo spereremmo, ma c’è anche l’ipotesi che ci si adegua sempre di più a questa situazione che non assume più le caratteristiche di violenza e pressione del passato. Non si assiste più ad attentati incendiari alle saracinesche, lo stesso metodo dell’attak non è più usato come una volta”, spiega. “Le reazioni delle forze dell’ordine e della magistratura sono state importanti e la repressione ha funzionato. Oggi rischiare cinque anni di carcere per chiedere il pizzo sembra eccessivo. Forse ci si sta rivolgendo ad altre forme di approvvigionamento più redditizie come il traffico degli stupefacenti”.
“C’è una parte di città che è stata sempre sensibile alla denuncia e alla lotta alla mafia e lo è ancora di più. Non vorrei che ci fosse una spaccatura sempre più marcata tra una città perbene e una città ‘cattiva’ sicuramente non me lo auguro”. Così Davide Grassi figlio dell’imprenditore a margine della commemorazione della figura del padre. “Il fatto che il racket venga sconfitto definitivamente non credo sia fisiologico. – spiega – Credo che si debba proseguire anno per anno nella denuncia e soprattutto nel non pagare il pizzo. Oggi assistiamo ad alti e bassi. E’ sgradevole che alcune associazioni antiracket vengano messe in discussione. E’ vero che di associazioni ce ne sono tante e pur vero che può capitare che di queste alcune sono fasulle. Però meglio adesso che i commercianti e gli imprenditori possano avere soggetti seri a cui rivolgersi. Mio padre non li ha avuti”.
E si inaugura oggi il parco Libero Grassi, nella zona dei Quattro Canti. “Fino a un mese fa la zona del Teatro del Sole era una discarica, non si vedeva più l’anfiteatro. Sono stati spesi in passato circa 5 milioni di euro. Hanno rubato tutto quello che si poteva rubare, tombini e impianti. Poi è stato trasformato in discarica. In questi anni c’è stato un lungo contenzioso tra Demanio e Comune. Adesso dovrebbe prenderlo in gestione il Comune. Il posto è delizioso”. Lo dice Alice Grassi, figlia dell’imprenditore ucciso dalla mafia. “In quella zona della città non c’è nulla per la fruizione del mare. – aggiunge – Il parco potrebbe essere lo strumento perché la città si riappropri del territorio. Per questo sono state raccolte migliaia di firme. Io sto sempre lì a vigilare se le cose prendono una strada virtuosa”.
“La città di Palermo oggi si riunisce per ricordare un grande uomo che voleva affermare il diritto di essere imprenditore in terra di mafia, diritto che gli è stato barbaramente negato dalla violenza, dal silenzio e dall’omertà in un tempo in cui la mafia aveva ancora il volto delle istituzioni”, ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Oggi sicuramente quel tempo è alle nostre spalle – ha continuato Orlando – e anche se la mafia esiste ancora, non ha più il volto delle istituzioni e gli imprenditori onesti non vengono più lasciati soli. Il recupero del grande e splendido parco a lui dedicato ad Acqua dei Corsari è un modo per ricordare Libero Grassi e anche le bellezze di questa terra, libere finalmente dall’ipoteca mafiosa”.
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29 Agosto 2017, 11:21