22 Gennaio 2020, 14:57
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PALERMO – A Brancaccio una mostra , dal 21 gennaio 2020, sul Presidente della Repubblica, “Sandro Pertini, la nobiltà della politica” in una scuola che porta il suo nome. L’esposizione permanente, patrocinata dal Comune di Palermo, nel plesso “Sandro Pertini” dell ’ Istituto comprensivo statale “Sperone-Pertini” , ricorderà i momenti più rilevanti della vita e del settennato del Presidente italiano, a trent’anni dalla sua scomparsa. Protagonista della lotta partigiana e grande comunicatore. “Ritorna tra i giovani, che lui amava tanto, uno dei capi di stato più amati della recente storia italiana, un esempio di lealtà e di valoroso impegno politico. Uomo politico onesto e capace come pochi di difendere la libertà e i diritti costituzionali, ma anche di affermare che libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile, egli fu in grado di rinsaldare il rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato. E oggi i che i giovani hanno bisogno di veri ideali ed esempi verso cui orientare la loro vita, hanno bisogno di riscoprire figure come Sandro Pertini”. A ribadirlo il dirigente scolastico dell ’Ics ‘ Sperone-Pertini ” , Antonella Di Bartolo, vincitrice lo scorso dicembre del premio Tullio De Mauro, per una scuola che innova e include.
Una presentazione, un percorso di vita complessa quella del Presidente Pertini, tracciate minuziosamente dal l’onorevole Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli , presente all’evento palermitano. “Sono veramente onorato di partecipare all’inaugurazione della mostra permanente. Sandro Pertini è stato un grande Presidente della Repubblica (1978-1985) nella parte finale della sua vita dopo avere percorso un lungo cammino.Imprigionato nel 1929 trascorse quattordici anni ininterrotti di carcere e di confino fino alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943,senza mai deflettere dalla sua fede socialista e antifascista. Pertini fu allora tra i dirigenti della Resistenza contro ‘invasore e il suo alleato, a Roma, a Firenze e a Milano. A Roma nell’agosto del 1944 venne catturato insieme ad un altro futuro presidente della repubblica, Giuseppe Saragat, imprigionato a Regina Coeli e condannato a morte. I due con altri prigionieri politici riuscirono ad evadere. Eletto all’assemblea costituente nel 1946, Pertini, Presidente della Camera nel 1968-1976., fu ininterrottamente parlamentare fino alla sua elezione a Presidente della Repubblica. Pertini con il suo pensiero e la sua azione costituisce un esempio attualissimo della bellezza di una fede e di un impegno politico, quell’impegno politico che egli non cessava di additare ai giovani del nostro paese e che è vitale per il nostro progresso civile e democratico. Cultura, arte e soprattutto esempi da seguire, sono questi gli ingredienti di questa mostra permanente, sviluppando allo stesso tempo i valori di onestà, integrità e senso della Nazione in un percorso che sarà raccontato in una nuova veste nei pannelli espositivi, che già nel 2018 a chiusura di Palermo Capitale della Cultura, la Fondazione-Turati-Centro Studi Sandro Pertini misero in mostra grazie alla collaborazione con la direttrice dell’Archivio comunale, la dott.ssa Eliana Calandra. All’inaugurazione hanno preso parte, anche l’assessore alla Scuola del comune di Palermo , Giovanna Marano, e il prof. Stefano Caretti, Centro Studi e documentazione “S.Pertini” – Fondazione di studi storici “F.Turati che ha pure fatto presente che “i pannelli costituiranno un itinerario espositivo, aperto anche al pubblico, all’Istituto “Sperone-Pertini” nel quartiere Brancaccio. Il Plesso scolastico grazie alla Preside, Dott.ssa Antonella Di Bartolo, e a uno coeso corpo docente rappresenta ora un’eccellenza a livello nazionale. Tra le varie ipotesi questa ci è parsa senza dubbio la migliore destinazione”. E bisogna dirlo, ancora una volta il celebre Presidente della Repubblica, famoso agli occhi dei più giovani per la famosa partita a carte con Zoff, Causio e Bearzot, al ritorno dalla vittoria dei Mondiali del 1982 è pronto a tracciare la strada e a lasciare un segno nei giovani e negli studenti dell’istituto che sorge nel quartiere di Brancaccio. Un attento lavoro – conclude il dirigente scolastico Di Bartolo – che è frutto di una felice sinergia interistituzionale, in quanto è stata realizzata grazie alla concessione in comodato d ’ uso dei pannelli già utilizzati per una installazione all ’Archivio Storico del Comune di Palermo, e alla collaborazione con il Centro Studi e documentazione Sandro Pertini. I nostri ragazzi, guidati dai docenti, l’hanno poi allestita e arricchita con approfondimenti tematici. Un elemento di pregio è che questa mostra avrà carattere permanente e sarà sempre visitabile da parte della cittadinanza: un motivo in più per affermare l ’importanza della Scuola ‘ aperta ’ , presidio culturale e valoriale, ma anche luogo di dialogo, di crescita e di confronto intergenerazionale ”.
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22 Gennaio 2020, 14:57