09 Maggio 2022, 05:45
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PALERMO – Il Tribunale del riesame rigetta il ricorso. Niente dissequestro del green pass per coloro che in buona fede sono stati “vittima” delle finte vaccinazioni scoperte dai poliziotti alla Digos all’hub della Fiera del Mediterraneo.
Sono 49 quelle emerse nell’inchiesta della Procura di Palermo che aveva portato all’arresto delle infermiere Giorgia Camarda e Anna Maria Lo Brano, dipendenti dell’ospedale Civico che facevano straordinario all’hub il riferimento per i vaccini anti Covid.
In alcuni casi i cittadini avrebbero pagato per fare finta di vaccinarsi e ottenere la certificazione verde. Si presentavano in fiera e le infermiere scaricavano il contenuto del vaccino prima di infilzare l’ago. Altri invece hanno spiegato che la messinscena è avvenuta a loro insaputa. Sono state le infermiere a far finta di vaccinarli per ragioni ideologiche senza che nulla gli fosse stato chiesto.
Hanno portato come prova contraria i test sierologici. Dagli esami emergeva la presenza di un numero di anticorpi elevato che non deriverebbe né dal contagio da Coronavirus, né dalla somministrazione della prima dose. Insomma, sono convinti di avere fatto la seconda dose.
Da qui il ricorso al Riesame che si basava, oltre che sulla presenza degli anticorpi, anche su un fattore procedurale. Può un sequestro penale intervenire in un procedimento amministrativo qual è il rilascio del green pass? Non si conosce ancora la motivazione, ma i giudici hanno respinto il ricorso dei difensori.
Nel frattempo l’obbligo del green pass si è notevolmente ridotto. Quello base viene ancora richiesto per l’ingresso nei Paesi dell’Ue. Lo stesso per chi arriva o rientra in Italia. Ancora viene richiesto per fare visita ai parenti degli ospedali o nelle residenze sanitarie.
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09 Maggio 2022, 05:45