01 Dicembre 2022, 06:52
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PALERMO – Il passeggero del volo Ryanair partito in anticipo rispetto al programma deve essere rimborsato perché non è stato avvisato in tempo. Lo ha stabilito il giudice di pace di Palermo, Paola Marchetta, accogliendo il ricorso dell’avvocato Francesco Lombardo.
Il volo Palermo-Milano Malpensa del 12 aprile scorso era previsto alle 17:50 ed invece fu anticipato alle 00:10 dello stesso giorno con un avviso via e mail comunicato il giorno prima della partenza. Una scelta dovuta allo sciopero nazionale dei controllori di volo reso noto da Enac.
“Circostanza eccezionale” si è giustificata Ryanair. Non è così, spiega il giudice, visto che per legge gli scioperi vanno comunicati almeno 10 giorni prima della data in cui si incroceranno le braccia. Dunque la compagnia aerea ne era a conoscenza ben prima delle 24 ore in cui ha informato il passeggero della variazione dell’orario.
La Corte di giustizia europea ha stabilito che l’anticipazione di un volo equivale alla cancellazione e il passeggero ha diritto alla compensazione pecuniaria nel caso in cui il volo venga anticipato di un’ora con comunicazione ricevuta dal passeggero con meno di una settimane rispetto alla data prevista.
Dal regolamento comunitario, si legge nella motivazione della sentenza, si desume che il rimborso debba essere garantito anche in caso di anticipazione di due ore non comunicata almeno 14 giorni prima della partenza.
Il passeggero ha diritto al rimborso, in questo caso si trattava di 250 euro, o di un volo alternativo. Cosa che Ryanair non ha fatto. Ora dovrà pagare la cifra, maggiorata dalle spese legali. Così ha deciso il giudice lo scorso 21 novembre.
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01 Dicembre 2022, 06:52