Palermo, Roma e Bruxelles | Tutte le assenze dei regionali

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16 Maggio 2016, 20:37

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PALERMO – Le assenze salgono a Bruxelles e a Roma, nella segreteria della giunta di Crocetta e nell’ufficio del garante dei detenuti. Sono i numeri pubblicati periodicamente dalla Regione: la fotografia delle presenza dei dipendenti di Palazzo d’Orleans e dei singoli assessorati.

Nel primo trimestre del 2016, è l’Ufficio di Bruxelles, guidato ad interim dal dirigente generale della programmazione Vincenzo Falgares, a far registrare il tasso di assenza più alto: 20,77 per cento. In pratica, una assenza ogni cinque giorni. Sulle 184 giornate di lavoro complessive, insomma, ecco 38 assenze in tutto. A ruota segue il dipartimento degli affari extra-regionali, lo stesso che “ospita”, tra le polemiche, i testimoni di giustizia siciliani: nel dipartimento guidato dall’ex dirigente dell’Ufficio di Bruxelles Maria Cristina Stimolo, le assenze sfiorano il 16 per cento (15,85 per cento). In entrambi i casi, le assenze in questi dipartimenti sono in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.

Così come crescono, sempre rispetto a quel periodo, le assenze dell’Ufficio del garante dei detenuti, recentemente affidato al professore Giovanni Fiandaca: dal 5,95 per cento di assenza nel 2015 si passa al 10,61 per cento del primo trimestre di quest’anno. Superiori al dieci per cento anche le assenze registrate al dipartimento delle Autonomie locali diretto da Giuseppe Morale (nominato recentemente, a dire il vero, dopo mesi di interim a Luciana Giammanco): lì le assenze hanno toccato quota 13,34 per cento a fronte del 9,97 per cento dello stesso periodo dell’anno scorso. Dato molto vicino quello del dipartimento della Famiglia diretto adesso da Mario Candore, dopo essere stato affidato ad Antonella Bullara: in questo caso le assenze arrivano al 12,13 per cento, in calo però rispetto allo stesso trimestre del 2015 quando avevano sfiorato il 14 per cento. Vicine al dieci per cento, anche le assenze dei dipendenti del dipartimento della Pesca guidato da Dario Cartabellotta e del Fondo pensioni diretto da Rosolino Greco.

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Nel report della Regione, per “giorni lavorativi” sono computati tutti i giorni del trimestre di riferimento, escluso i sabati, le domeniche e i festivi, per il numero delle risorse umane in servizio presso ciascuna struttura. Tra le assenze invece, sono stati considerati i giorni di assenza del personale non dirigenziale a tempo indeterminato e di tutto il personale dirigenziale (a tempo determinato e indeterminato), calcolato facendo riferimento alle sole giornate lavorative. Nel computo delle assenze ecco anche quelli retribuite e quelle per maternità retribuite e legge 104 (per l’assistenza agli invalidi) ma solo quando usufruiti per l’intera giornata. Sono escluse dal computo delle assenze le ferie e i permessi a ore.

Se quelli citati prima sono gli uffici col maggior numero di assenze, gli “stakanovisti” vanno cercati altrove. Ad esempio tra i “produttivi” lavoratori del dipartimento attività produttive: negli uffici diretti da Alessandro Ferrara, il tasso d’assenza è inferiore al 4 per cento, in calo rispetto all’anno scorso, quando comunque il dato era basso e inferiore al sei per cento. E sotto il sei per cento si fermano le assenze dei dipendenti del dipartimento Acque e rifiuti guidato da Domenico Armenio, in quello della Funzione pubblica diretto dalla confermata Luciana Giammanco, al dipartimento per la pianificazione strategica diretto da Gaetano Chiaro, in quello dell’ambiente guidato da Maurizio Pirillo, al Corpo Forestale guidato da Gaetano Gullo, all’Autorità per l’Audit con a capo Maurizio Agnese e all’Ufficio legislativo e legale con a capo l’esterno Romeo Palma dove le assenze sono di poco superiori al cinque per cento. In tutti questi casi le assenze scendono. Nei primi mesi di quest’anno, rispetto al 2015, insomma, questi regionali hanno lavorato di più.

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16 Maggio 2016, 20:37

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