Palermo

Rotoli, sì a salme di estranei nelle tombe di famiglia

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06 Giugno 2022, 18:56

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PALERMO – Sì a salme di estranei nella tomba di famiglia al cimitero dei Rotoli. Il Consiglio di giustizia amministrativa respinge il ricorso e conferma che il Comune può revocare le concessioni perpetue di sepolture gentilizie quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma.

Emergenza salme ai Rotoli

La vicenda andata ora in decisione risale al 2012 e riguarda il cimitero dei Rotoli. Allora era già emergenza sepolture, dieci anni dopo la situazione piuttosto che cambiare è peggiorata con le bare accatastate in deposito e negli uffici. Sarà una delle prime emergenze che il neo sindaco di Palermo dovrà affrontare, una vergogna a cui porre rimedio.

Le contestazioni

I ricorrenti contestavano due punti della revoca: la modalità di pubblicità effettuata tramite affissione al cimitero a all’albo pretorio dell’elenco delle sepolture interessate (ritenevano di dovere essere informati direttamente per partecipare alle operazioni) e l’impossibilità per l’amministrazione comunale di revocare le concessioni perpetue.

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Ricorso respinto

Il Cga (presidente Marco Buricelli, estensore Nino Caleca) ha respinto il ricorso: è stata applicata correttamente la procedura prevista da un decreto del presidente della Repubblica del 1975 ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero”.

Situazione che, purtroppo, è perfettamente sovrapponibile a quanto accade ai Rotoli e di cui sui sta occupando la magistratura con una inchiesta. Si va avanti fra promesse e cronoprogrammi ma la vergogna delle bare insepolte resta.

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06 Giugno 2022, 18:56

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