“Secondo lei si fotte i terreni?” | L’imprenditore e l’affare dei boss

di

16 Marzo 2018, 06:00

2 min di lettura

PALERMO – “Dottore come minchia ragiona… secondo lei viene da Palermo e si fotte cento ettari di terreno… chi la manda?”.

Comincia così, con le minacce che avrebbe ricevuto, il racconto che ha fatto saltare l’affare fiutato dai mafiosi di Salemi e Vita. Erano già riusciti ad aggiudicarsi all’asta, tramite alcuni imprenditori compiacenti, una tenuta di Giuseppa Salvo ed avevano messo gli occhi sulle proprietà del marito, Antonio Maria Salvo, nipote di Ignazio, l’esattore mafioso di Salemi.

Nel caso della moglie fu Roberto Nicastri, fratello di Vito, imprenditore del settore eolico, a comprare i terreni per 138 mila euro. Poi, avrebbero costretto la donna a ritirare una richiesta di espianto dei vigneti, facendo schizzare il valore a 530 mila euro con i diritti di reimpianto. Il tutto grazie alla partecipazione della Vieffe Agricola di San Giuseppe Jato dei cugini Leonardo Ficarotta e Paolo Vivirito. Alcuni giorni fa sono finiti tutti in carcere nel blitz dei carabinieri e della Dia di Trapani.

I cento ettari di Antonio Maria Salvo si trovano in contrada Sant’Egidio a Mazara del Vallo. L’unica offerta presentata in Tribunale – i Salvo sono sommersi dai debiti – fu quella dell’imprenditore palermitano che, dopo una iniziale ritrosia, ha raccontato la sua versione: “Dopo aver espletato le varie incombenze, io e mio padre, lasciammo lo studio del notaio Salvo rendendoci subito conto che per le scale alcune delle persone presenti nello studio del notaio ci stavano seguendo; si trattava, in particolare, di due individui maturi dell’età apparente compresa tra i cinquanta ed i sessanta anni, un ragazzo più giovane ed una signora dall’aspetto distinto”.

Articoli Correlati

La minaccia proseguì: “Giunti per strada, a ridosso dell’ingresso dello studio notarile, le due persone più mature ci raggiunsero ed uno dei due, il più anziano, mi afferrò per il braccio”. E pronunciò la frase minacciosa. Poi capirono “che si trattava del proprietario del terreno andato all’asta, un certo Salvo Antonio.

Sol successivamente è emerso che nel 2013 aveva ricevuto la visita dell’agronomo Melchiorre Leone che voleva comprare i terreni. Anche quel tentativo andò a vuoto. Dietro ci sarebbe stata la regia del boss di Salemi, Michele Gucciardi.

 

Pubblicato il

16 Marzo 2018, 06:00

Condividi sui social