PALERMO – Sarebbero diventati i “nuovi signori delle scommesse on line”. Il nome di tre imprenditori – Salvatore Cinà, Giacomo Dolce e Rosario Calascibetta – apre l’elenco delle 34 persone che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dai pubblici ministeri Dario Scaletta, Giovanni Antoci e Vincenzo Amico.
Sono molti di più dei dodici indagati che l’anno scorso erano stati coinvolti nel blitz della squadra mobile di Palermo, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia. Vanno verso la richiesta di rinvio a giudizio i vertici dell’organizzazione, i quadri intermedi e i raccoglitori delle scommesse. Le agenzie sono spuntate come funghi in città.
Gli imprenditori andavano in trasferta a Malta per rilevare dei portali gioco. Una parte delle puntate sarebbe stata gestita su piattaforme legali e italiane, autorizzate dai Monopoli, e una parte sottobanco nei siti stranieri.
Niente aggravante di mafia
Davanti al Riesame era, però, caduta l’aggravante di mafia, nonostante il coinvolgimento di personaggi considerati legati a Cosa Nostra: Antonino Fanara, uomo di Passo di Rigano, il clan degli Inzerillo, e Guglielmo Ficarra, della Noce.
I principali indagati
Il reato di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse viene contestato a Gaetano Calascibetta, Rosario Calascibetta, Vincenzo Caravello, Salvatore Cinà, Giacomo Dolce, Guglielmo Ficarra, Antonino Fanara, Davide Di Benedetto, Vincenzo Landolina, Daniele Lo bello, Liborio Martorana, Rosario Spina, Fedele Vitale.
Gli altri indagati
A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini per avere fatte parre della rete clandestina di gioco sono anche Alessandro Acqua, Emanuele Coniglio, Eliana Coniglio, Renato Farina, Francesca Lo Bello, Ivan Lo Presti, Mario Lombardo, Gianfranco Marchese, Francesco Marcianò, Santo Martino, Massimiliano Milazzo, Sergio Moltisanti, Alessandro Oliveri, Antonino Orofino, Pietro Pezzer, Gabriele Pitarresi, Giovanni Pizzo, Angelo Privitera, Angelo Repoli, Valentina Sciarratta, Rosario Spina, Gennaro Vescovo, Fedele Vitale.
Commenti