Palermo

Palermo, dal Villaggio Santa Rosalia al tetto del mondo nella Kickboxing

di

20 Novembre 2024, 13:35

4 min di lettura

PALERMO – L’uno, il due e il tre novembre, a Pomezia (Roma), sono andati in scena i campionati mondiali di Kickboxing XFC, Xtreme Fighter Champion. E sette ragazzi e ragazze di Palermo, del Fitness Village del quartiere Villaggio Santa Rosalia, sono diventati campioni del mondo nelle specialità Semi Contact, Light Contact e Kick Light. 

Sono Domenico Caravello (6 anni), campione del mondo in Semi Contact; Domenico Orofino (12 anni) , campione del mondo in Light Contact e vice campione del Mondo in Semi Contact; Alessandro Puccio (12 anni), campione del mondo in Semi Contact e vice in Light Contact.

Poi ancora Angela D’Alessandro (14 anni), campionessa del mondo in Kick Light; Benito Santoro (18 anni), campione del mondo in Light Contact e vice campione del mondo in Kick Light. Infine Chiara Sciacchitano (13 anni), campionessa del mondo in Kick Light e vice in Light Contact e Giuseppe Presti (17 anni), campione del mondo in Kick Light.

Giorni intensi, ma soddisfacenti, quelli in terra laziale per i giovanissimi atleti palermitani e il loro maestro. Valerio Calò, che li ha guidati in questo percorso verso il tetto del mondo, ha parlato dello storico risultato ottenuto in questa disciplina, ripercorrendo anche il suo percorso di vita personale e professionale.

L’intervista a Valerio Calò

Sono un maestro di Kickboxing, cintura nera sesto dan, ma anche responsabile regionale della Libertas, ente di promozione sportiva, nel settore arti marziali e sport da combattimento. Inoltre sono pure responsabile provinciale del XFC, che è una federazione italiana di combattimento. Mi occupo dei due settori della Kickboxing che sono il contatto leggero (sul tatami, ndr) e il contatto pieno (sul ring, ndr). Infine sono anche un professore di educazione fisica, quindi metto le mie competenze anche nella preparazione tecnica, soprattutto per i bambini”.

Lo sport, per il maestro Calò, va anche oltre il benessere fisico, perché può avere una rilevanza sociale non indifferente: “Come atleta nella Kickboxing ho cominciato nel gennaio del 1992, quindi adesso sono quasi 33 anni da atleta. Una delle strutture dove lavoro si trova al Villaggio Santa Rosalia, dove negli anni abbiamo tolto un po’ di ragazzi dalla strada avvicinandoli al mondo dello sport”.

“Nel nostro sport ci si arrampica sugli specchi per ottenere risultati – ha aggiunto -, rispetto magari ad altre discipline: noi ci formiamo da soli e solo dai campionati italiani in poi riusciamo ad avere un sostegno economico per portare avanti i ragazzi. Quindi sono contento già di questo, molti ragazzi hanno anche ripreso la scuola grazie alla coordinazione con i genitori”.

Articoli Correlati

Sette palermitani campioni del mondo

Sui giovani campioni del mondo, Calò spiega: “A Roma, per i campionati del mondo XFC, ci siamo arrivati dopo la qualifica prima regionale e poi nazionale. Sette dei miei ragazzi hanno passato anche la fase italiana e dunque siamo approdati ai campionati del mondo. Abbiamo anche un piccolo record: uno dei primi posti l’ha ottenuto un bambino di sei anni nella sezione contatti leggeri (Domenico Caravello, ndr), non era mai successo in venticinque anni questo”.

“Sette ragazzi su sette che abbiamo portato a Roma sono arrivati a medaglia, con tanto di cinturone. Non facevo un mondiale da 19 anni, per me è stata una soddisfazione incredibile. Sono ragazzi che seguo dai due ai dieci anni di tempo. Siamo una famiglia ormai, anche con i loro genitori. Abbiamo un rapporto davvero unico”, ha aggiunto il maestro.

Come sono arrivati questi ragazzi a fare questo tipo sport? Le donne negli ultimi due anni, purtroppo a dirla tutta, a causa di stalking e bullismo si sono avvicinati alla Kickboxing. Il 60% dei miei allievi, infatti, ad oggi sono donne. Per i ragazzi invece, tra moda del momento e risultati che arrivano, poi è più facile andare avanti. Per i bambini è più semplice invece, loro assorbono tutto come una spugna e se con il tecnico va bene la prima volta poi continueranno sicuramente. Molto dipende, dunque, dall’approccio del tecnico, sia dal punto di vista sportivo che sociale”.

I prossimi step nella Kickboxing

Nelle battute finali dell’intervista, il maestro Calò ha anche parlato dei prossimi obiettivi: “Sto formando una nuova classe di tecnici-allenatori e arbitri, quindi spero di entrare nei vertici degli enti che rappresento, come XFC e Libertas. Vorrei cercare di migliorare i contributi, di tutti i tipi, ai ragazzi che partecipano alle competizioni”.

“Inoltre, il sogno resta quello di aprire un piccolo Dojo di discipline marziali tutto mio – ammette -. Per quanto riguarda i bambini, continuiamo lavorare con umiltà e a testa bassa, per farli crescere ancora. Per i più grandi, invece, adesso passeremo al contatto pieno vero e proprio, quindi l’ambizione è passare a classi di combattimento superiori con i grandi”.

“Il nostro prossimo appuntamento sarà domenica 26 gennaio per il campionato regionale che ho organizzato, per conto della Libertas, a Palermo. Saremo al PalaOreto e lavoriamo per questa nuova realtà. Dopo essere stato invitato in diversi eventi vorrei essere io ad invitare!”, ha concluso Calò.

Pubblicato il

20 Novembre 2024, 13:35

Condividi sui social