16 Novembre 2023, 07:06
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PALERMO – Sette progetti sono a rischio, 28 hanno problemi che possono essere risolti e per appena 24 le cose stanno procedendo come previsto. E’ questa la fotografia del Pnrr per il comune di Palermo: un pacchetto da quasi 312 milioni di euro che riguarda ambiente, rigenerazione urbana, mobilità, innovazioni, scuole e beni confiscati per complessivi 59 progetti. Una montagna di soldi che Palazzo delle Aquile, così come tutti gli enti locali, deve spendere bene e in fretta, entro il 2026, per non dover restituire neppure un centesimo. E per questo ieri è stato fatto un primo passo, con l’approvazione del progetto sul parco a mare dello Sperone.
A fare il punto della situazione ci ha pensato il sindaco Roberto Lagalla, nel corso di un dibattito del consiglio comunale chiesto dall’esponente dem Giuseppe Lupo, e la relazione depositata dall’amministrazione dice che il capoluogo siciliano non è messo male ma neanche benissimo. I progetti sono stati divisi in tre fasce: in quella verde rientrano i 24 progetti che presentano una “bassa criticità” e che valgono in totale 170,6 milioni; in quella gialla figurano quelli che presentano problemi con “alta attendibilità di soluzione” e sono 28 per 124,4 milioni totali; infine solo sette sono in zona rossa, dove la criticità è alta, per 16,7 milioni.
Ma quali sono i progetti più a rischio? C’è il ripristino dell’approdo della Tonnara Bordonaro per il quale è ancora in corso un’interlocuzione con la soprintendenza; la logistica per settori agroalimentari che presenta problemi legati al Durc dell’amministrazione a causa di un contenzioso con Inps; quattro progetti di edilizia scolastica e precisamente quelli sull’asilo nido di via Evangelista Di Blasi, sul nuovo asilo di via Altofonte, su via Lazzaro e sulla riqualificazione dell’ex refettorio del plesso Borsellino; un progetto sull’innovazione dei pubblici servizi.
Per fortuna altri progetti viaggiano più spediti: entro il 2024 termineranno i lavori al giardino Inglese, entro il 2026 quelli per il verde urbano in zona Oreto, il rafforzamento dei servizi sociali, il rifacimento della piscina sia esterna che coperta, l’acquisto di tram e autobus, nuovi step della differenziata e interventi in 12 scuole. Chi sta incontrando qualche difficoltà sono i progetti sulla costa sud (anche se il consiglio ha già approvato il più importante), quelli per il sociale, il contratto di fiume e costa Oreto, le ciclovie, l’adozione del PagoPa e dell’app Io, i nuovi centri di raccolta e un nuovo impianto per la differenziata a Bellolampo, oltre ad alcuni sui beni confiscati. I problemi però non mancano: a causa della crisi i prezzi sono aumentati, i materiali sono più difficili da reperire e le gare procedono a rilento.
“La costa sud è un oltraggio per questa città – ha detto Lagalla in Aula -. Lo è dagli anni Sessanta quando fu violentata dal deposito di sfabbricidi derivanti dal ‘sacco di Palermo’. La situazione per fortuna è migliorata, l’inquinamento delle acque è in diminuzione ma occorre completare urgentemente la rete fognaria alla Cala e in via Messina Marine, anche se persiste il problema dello sversamento di alcuni comuni nell’Oreto, come Altofonte. Ringrazio l’assessore Andrea Mineo che ha seguito i progetti e il commissario Zes Carlo Amenta. Sui progetti stiamo correndo, li monitoreremo e alcuni in zona gialla o rossa, dialogando con Roma, potremo spostarli su altri programmi avendo così più tempo a disposizione per realizzarli. Non rischiamo di perdere i fondi ma siamo più preoccupati per i progetti in zona rossa; di quelli in zona gialla il 70% contiamo di realizzarlo nei termini previsti”.
Buone notizie anche per i lavori sul ponte Corleone: “Speriamo di riaprire la circolazione in direzione Catania prima di Natale”, ha aggiunto l’ex rettore che ha precisato che è in corso il dialogo con la Regione per reperire i fondi sul raddoppio. “I progetti in zona gialla valgono 124 milioni – ha detto il dem Lupo – e bisogna portarli in zona verde, non bastano solo sette milioni per il sociale”.
“Apprezziamo la chiarezza del sindaco Roberto Lagalla nell’illustrare con precisione lo stato dell’arte dei progetti del Pnrr in Consiglio Comunale – ha dichiarato il presidente dell’Ance Palermo Giuseppe Puccio . Esporli con sincerità e senza girarci intorno, ci sembra un passo importante per capire cosa si è fatto e cosa resta da fare. Pur comprendendo le difficoltà dovute ad una struttura tecnico-amministrativa fortemente sottodimensionata e con vuoti di organico, ci auguriamo che venga fatto ogni sforzo per recuperare più progetti possibile. Noi, dal canto nostro – conclude Puccio – siamo sempre disponibili ad una collaborazione con l’amministrazione se ci verrà richiesta e per quanto è nelle nostre possibilità”.
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16 Novembre 2023, 07:06