05 Marzo 2020, 15:50
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PALERMO – Si è insediata la nuova giunta del Comune di Palermo, dopo l’allargamento a 11 componenti deciso dal sindaco Leoluca Orlando. Agli otto assessori già esistenti si sono aggiunti i tre volti nuovi scelti da Orlando: Vincenzo Di Dio, Paolo Petralia e Sergio Marino. I tre nuovi assessori hanno giurato insieme con i colleghi in sala Giunta, a Palazzo delle Aquile, e ora, stanno incontrando la stampa. Queste le deleghe assegnate da Orlando ai tre nuovi assessori: a Vincenzo Di Dio Edlizia privata, Sue, Città storica-condono; a Paolo Petralia Politiche Giovanili, Sport, Innovazione, Rapporti funzionale con Sispi,Relazioni internazionali all’interno dei progetti strategici di competenza del Sindaco; a Sergio Marino Ville e giardini-verde-aree protette, Parchi, Riserve terrestri e marine e di interesse naturalistico, Rapporti funzionali con Reset, Rap e Srr. Queste le deleghe degli altri otto assessori: a Fabio Giambrone, che resta vicesindaco, Organizzazione, Personale, Polizia municipale, Coime, Cantiere, Decoro Urbano e Servizi demografici; a Giusto Catania Urbanistica, Ambiente, Mobilità e Rapporti funzionali con Amat; a Roberto D’Agostino Bilancio consolidato, Fondi comunitari, Tributi, Patrimonio, Beni confiscati e Cimiteri; ad Adham Darawsha Culture, Spazi museali ed espositivi, Toponomastica, Partecipazione democratica e Consulte; a Giovanna Marano Scuola, Lavoro, Parità di genere, Decentramento, Partecipazione istituzionale e Circoscrizioni; a Giuseppe Mattina Cittadinanza Solidale, Dignità dell’abitare, Edilizia residenziale pubblica e Rapporti con Iacp; a Leopoldo Piampiano Attività economiche, Mercati, Suap, Diritti degli animali, Sanità e Igiene; a Maria Prertigiacomo Rigenerazione urbana, Mare e coste, Lavori pubblici, Protezione civile, Sicurezza luoghi di lavoro, Manutenzione immobili comunali, Scuole e impianti sportivi, Rapporti funzionali con Amap e Amg Energia.
“Forse abbiamo fatto degli errori ma vorrei capire perchè la settima vasca della discarica di Bellolampo non vede ancora la luce. Noi stiamo pagando un dazio enorme rispetto a questi ritardi della Regione”. Ad affermarlo è stato il neo assessore ai Rapporti funzionali con Rap del Comune di Palermo, Sergio Marino. “La settima vasca non è un nostro problema – ha aggiunto Marino -, non lo è mai stato”.
“Non credo che il mio ruolo di presidente dell’Ordine degli ingegneri di Palermo possa essere un limite: si mette un tecnico in un posto ‘tecnico’”. Ad affermarlo è stato il neo assessore all’Edilizia privata del Comune di Palermo, Vincenzo Di Dio, in conferenza stampa a Palazzo delle Aquile. Di Dio, che è anche docente universitario, è stato scelto dal sindaco, Leoluca Orlando, dopo il passo indietro di Emilio Arcuri legato all’inchiesta ‘Giano bifronte’ che ha portato in arresto funzionari comunali, imprenditori e due consiglieri comunali. “I professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di più con la mia presenza – ha aggiunto -. Ci saranno sempre di più sinergie di carattere squisitamente professionale tra l’assessorato e i professionisti, ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalità”. E a una domanda dei cronisti sulla gestione degli uffici dell’Edilizia privata, anche alla luce degli arresti di sabato che li hanno travolti, Di Dio ha aggiunto: “Sul piano della gestione non sono un forcaiolo per carattere. Lasciatemi arrivare in via Ausonia, è chiaro che mi aspetta un compito delicato e complicato, e dove ci sono compiti complicati si possono mettere in atto anche misure straordinarie. Il mio accordo con il sindaco va in questa direzione. Se mi sento più un ‘tecnico’ o più un ‘politico’? Non c’è alcun problema, mi sento molto politico se per ‘politico’ si intende il governo della ‘polis’. Legare il governo della ‘polis’ ai partiti, come ha detto il sindaco nei giorni scorsi, è un fatto archeologicamente distante”.
“Il sindaco risponde sempre di tutto quello che accade in città e risponde alla propria coscienza politica se ha rispettato il proprio programma e la propria visione: io li ho talmente rispettati che ho fatto sbattere la faccia al muro a chi cercava di speculare sugli interessi di questa città. Hanno sbattuto la faccia al muro e adesso dovranno spiegare ai magistrati se sono anche criminali”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a margine della presentazione della nuova giunta a Palazzo delle Aquile, rispondendo alle opposizioni secondo cui il terremoto giudiziario negli uffici dell’Edilizia privata del Comune, con l’inchiesta ‘Giano bifronte’, sarebbe responsabilità politica del primo cittadino.
(DIRE)
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05 Marzo 2020, 15:50