07 Giugno 2022, 12:10
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PALERMO – “In questi anni, le imprese, come erogatori di servizi e creatori di ricchezza, sono state tenute fuori dalla gestione di servizi. È stato fatto forse per un fattore ideologico. Si è preferito fare gestire i servizi alle partecipate. La storia dice che quel modello non si regge. Quel modello non può essere posto come modello di efficienza”. Così il presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello, parlando al confronto fra i candidati sindaco di Palermo organizzato dall’associazione degli industriali e moderato dal giornalista di Live Sicilia Roberto Puglisi.
Nel suo intervento di apertura Russello ha elencato i numerosi problemi di Palermo. “Siamo davanti a un caso disperato” ha detto, aggiungendo, come principale punto critico che “siamo fuori dal contesto nazionale e siamo fuori da qualsiasi visione di investimento. Non abbiamo una grande azienda che voglia investire a Palermo”.
Prima parola chiave oggetto del dibattito è stata mercato. Per Rita Barbera un tema a questo riguardo è il problema della produttività “ci sono pochi prodotti locali”. Per Francesca Donato il problema delle difficoltà di mercato deve essere trattato con uno sguardo alle scelte nazionali ed europee. Per Ferrandelli, invece, le risposte al mercato si danno risolvendo i problemi finanziari del Comune e delle aziende partecipate. Per Roberto Lagalla “l’amministrazione deve realizzare un patto civico con la città”. Ciro Lo Monte si concentra sull’importanza delle argenterie. Franco Miceli, infine, crede che la città deve essere attrattiva e deve imparare a fare sistema.
Poi i candidati si sono confrontati sul tema di quanto fare nei primi sei mesi nel caso di elezione. Franco Miceli aprendo gli interventi afferma che occorre evitare in ogni modo il dissesto del Comune. Dopo di lui Lo Monte punta sul piano regolatore. Per Lagalla priorità sono i conti e il cimitero. Ferrandelli, invece, rivendica di conoscere bene la macchina amministrativa; assunzioni, riscossione esterna. Francesca Donata propone di rilanciare la presenza a Palermo dell’Agenzia europea anticorruzione. Fra le priorità di Rita Barbera il passaggio in full time dei dipendenti e puntare sulle politiche giovanili.
L’ultima domanda è personale per ciascuno candidato.
Rita Barbera ha così affermato che Palermo ha tanti problemi comuni con il carcere Ucciardone. “Allo stesso modo dobbiamo portare le persone ad accogliere le regole e a risolvere i conflitti”. Francesca Donato intende portare a Palermo la sua esperienza di europarlamentare mettendo al centro le relazioni. “Sono un Fabrizio Ferrandelli – ha detto il candidato di + Europa – uguale nelle intenzioni di dare il suo contributo ma sono diverso perchè conosco la macchina amministrativa, i conti del Comune e i quartieri”.
Roberto Lagalla parla di civismo e politica. “Il fatto che una coalizione vasta sia aderita alla mia proposta non mette in dubbio la mia autonomia”. Ciro Lo Monte rivendica di portare il suo “essere visionario e la gioia della amicizia. Dobbiamo difendere la libertà dei siciliani”. Infine Franco Miceli ha parlato del suo legame con la precedente amministrazione: “Dal punto di vista del programma siamo in discontinuità che dipende dalla coalizione, dal programma e dalla visione amministrativa. Io, ad esempio, ho aperto ai privati”.
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07 Giugno 2022, 12:10