27 Luglio 2023, 09:02
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PALERMO – I finanzieri del Comando provinciale di Palermo li hanno sorpresi mentre trasferivano il carico di sigarette di contrabbando da un autoarticolato a un furgone in via Santa Maria di Gesù. Hanno cercato di allontanarsi, ma gli investigatori li hanno bloccati.
Il fiuto del cane Arca si è subito concentrato sul mezzo pesante. Dentro c’erano oltre 5 tonnellate di sigarette di contrabbando. I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria hanno scovato
18.000 stecche di sigarette con i marchi Chesterfield, Philip Morris e Merit. Al mercato nero avrebbero fruttato 800.000 euro.
Gli arrestati sono Carmine Pellecchia, 31 anni, di Salerno, e il palermitano Gaetano Catalano, di 45 anni. Dopo la convalida dell’arresto in flagranza di reato un indagato è stato trasferito nel carcere Pagliarelli, mentre all’altro sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’operazione conferma il largo consumo di sigarette di contrabbando e l’esistenza di una rete di trafficanti ben organizzata, capace di gestire un carico da cinque quintali, dall’acquisto alla vendita. Le recenti inchieste hanno fatto emergere il ruolo delle famiglie mafiose che non si limitano ad autorizzare la vendita nei banchetti abusivi. Non è il primo grosso carico bloccato a Palermo. Non si esclude che le sigarette finiscano anche nella rete ufficiale di vendita. Qualche tabaccaio così guadagnerebbe più di quanto gli spetti con il mercato legale.
C’è poi un tema legato alla salute. Le sigarette fanno male a prescindere, quelle di contrabbando possono essere ancora più dannose perché non passano dai controlli sulla qualità del prodotto.
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27 Luglio 2023, 09:02
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