Cronaca

Può tenere i soldi: mamma di un bimbo disabile vince la causa con l’Inps

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27 Ottobre 2023, 17:56

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PALERMO – Non c’è la prova della notifica. L’Inps non può avere indietro la somma erogata per l’indennità di accompagnamento riconosciuta e poi revocata ad un minorenne.

Nel 2012 la mamma del bambino ha presentato la domanda all’Istituto di nazionale di previdenza sociale. Domanda accolta. Ad una successiva visita di revisione l’indennità è stata revocata. Solo che l’Inps ha continuato ad erogarla fino a un anno fa quando ha chiesto la restituzione di 32 mila euro. La madre ha fatto ricorso, affidandosi all’avvocato Salvatore Costa.

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La legge prevede che “venuto meno il requisito sanitario, l’Istituto avrebbe dovuto disporre l’immediata sospensione dell’erogazione del beneficio in godimento e provvedere entro i novanta giorni successivi, alla revoca delle provvidenze economiche a decorrere dalla data della visita di verifica”.

L’avvocato Costa ha fatto emergere che il “relativo verbale di visita non è stato stato regolarmente inviato al ricorrente. L’atto non è stato recapitato (nella ricevuta di ritorno della raccomandato si legge “impossibile recapito – destinatario sconosciuto”. Il giudice del lavoro Antonella Di Maio ha stabilito che la donna “in assoluta buona fede ha percepito i soldi e non si è trovata nelle condizioni di potere impugnare il provvedimento”.

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27 Ottobre 2023, 17:56

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