Palermo, sos delle associazioni: | “Preoccupa l’inerzia in Consiglio”

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14 Dicembre 2018, 12:26

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PALERMO – “Siamo fortemente preoccupati per l’inerzia di un Consiglio Comunale che non riesce a dare adeguate risposte alle imprese cittadine. Continua ad essere sconfortante e inaccettabile la fase di stallo dei lavori d’aula ad esempio rispetto all’approvazione di regolamenti che interessano diversi settori produttivi e che continuano a trovarsi senza regole certe, indispensabili anche per una adeguata programmazione”. Lo affermano nove presidenti di associazioni di categoria in una lettera da inviare al presidente del Consiglio comunale Totò Orlando e per conoscenza anche al sindaco Leoluca Orlando e ai capi gruppo. Spiegano, in una nota congiunta che “vuole essere anche un appello, un richiamo alle responsabilità per far uscire dal torpore l’assemblea di Sala delle Lapidi, che appare sempre più distante dalle necessità e dai bisogni della comunità imprenditoriale palermitana”.

“Nonostante i nostri sforzi – aggiungono – ci scontriamo infatti con l’inerzia di questa assemblea consiliare che sembra non avere interesse a discutere ed approvare regolamenti nevralgici per lo sviluppo imprenditoriale della nostra città”. La lettera è stata firmata presidenti delle associazioni firmatarie, Patrizia Di Dio di Confcommercio, Alessandro Albanese di Sicindustria, Mario Attinasi di Confesercenti, Giuseppe Pezzati di Confartigianato, Giuseppe La Vecchia di Cna, Giovanni Felice di Confimprese, Maurizio Pucceri di Casartigiani, Salvatore Bivona di Cidec, e Filippo Parrino di LegaCoop Sicilia occidentale. (ANSA).

LE REPLICA

“Apprendo dalla stampa di una nota inviata dalle associazioni di categoria al Presidente del Consiglio Comunale, nella quale si evince la preoccupazione per la fase di stallo riguardo l’approvazione di alcuni regolamenti che interessano diversi settori produttivi e che continuano a trovarsi senza regole certe”, dice il presidente della Sesta Commissione Ottavio Zacco. “Questo consiglio comunale, appena insediato, si è trovato ad affrontare atti finanziari importanti dettati dalle nuove leggi nazionali, come il bilancio consolidato 2016, bilancio previsionale e successivamente consuntivo 2017, ha dovuto affrontare il problema dei disallineamenti delle aziende partecipate, affrontare le problematiche dei rilievi del Mef, per finire con il bilancio previsionale 2018, tutti atti importanti per mettere in sicurezza i conti dell’amministrazione e quindi mettere in sicurezza i livelli occupazionali, compresi quelli delle partecipate. Ma ciò nonostante, le commissioni competenti hanno lavorato sui regolamenti importanti per lo sviluppo economico della città e il più delle volte con la collaborazione delle associazioni di categoria. Bisogna però riconoscere che il consiglio comunale si è trovato con dei regolamenti redatti nel 2013 secondo la visione di un ex assessore, e che spesso si sono bloccati proprio perchè non condivisi con le associazioni, come quello della pubblicità, dove le associazioni di categoria più volte hanno dichiarato che così com’è la delibera verrebbe impugnata, perchè manca la geolocalizzazione degli impianti. Ma si è lavorato molto per sistemare tutti gli altri atti, come il Regolamento sui mercati che prevedeva mercatini rionali, mercati storici, mercato dell’Albergheria e altro. Proprio su questo – continua Zacco – la Sesta commissione ha chiesto di ritirare l’atto e di inviare lo stralcio della delibera riguardo i mercati storici e le botteghe storiche, già iniziato ad essere esaminato in commissione, o come il Regolamento Unico dei Mercati Generali, modificato con più di 30 emendamenti e condiviso con le associazioni di categoria. Cosa ben diversa invece è la modifica dell’articolo 5 che riguarda la possibilità di aprire strutture medie di vendita in alcune aree commerciali della città, su cui la sesta commissione si è espressa da tempo con parere favorevole, a condizioni che si vietino centri commerciali per garantire i mercati storici della città, ma in questo caso manca solo un accordo politico, ma proprio di questi atti si è parlato con il Sindaco in riunione di maggioranza, e abbiamo tutti concordato, che finiti gli atti finanziari della città, da gennaio si partirà subito con le votazioni di tutti i regolamenti”.

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“Il consiglio comunale di Palermo, in questi mesi, è stato impegnato nell’approvazione di numerosi documenti contabili che hanno avuto, tra gli altri, il merito di eliminare i disallineamenti con le società partecipate – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Non si tratta di tecnicismi, ma di processi indispensabili per il funzionamento dell’ente e quindi per l’erogazione di servizi come l’illuminazione pubblica, la pulizia delle strade, il trasporto pubblico locale, esattamente quei servizi su cui i commercianti palermitani chiedono garanzie e impegni. Nessuna inerzia e nessuno stallo da parte del consiglio comunale, che ha al contrario messo in sicurezza i conti pubblici e quindi creato la base necessaria per sviluppare altre azioni amministrative che riguardano tutta la città e quindi anche le attività produttive. In particolare sui dehors le commissioni competenti hanno fatto le proprie valutazioni e siamo in attesa che il documento arrivi in Aula. Le forze politiche sono pronte ad affrontare tutti i punti all’ordine del giorno, ma sempre con spirito imparziale e nell’interesse di tutti e non di singole parti”.

“Comprendo e condivido la preoccupazione di tutte le associazioni – dice il vicepresidente della Sesta commissione Alessandro Anello – Preciso pero’ che in commissione abbiamo lavorato sui regolamenti importanti per lo sviluppo economico della città sempre con la collaborazione delle associazioni di categoria, soprattutto con delibere fondamentali quali il Regolamento sui mercati che prevedeva mercatini rionali, mercati storici, mercato dell’Albergheria e altro, con la commissione stessa che ha chiesto di ritirare l’atto e di inviare lo stralcio della delibera riguardo i mercati storici e le botteghe storiche, o piuttosto il Regolamento Unico dei Mercati Generali, modificato con più di 30 emendamenti e condiviso con le associazioni di categoria, e ancora il regolamento di concessione di suolo pubblico che e’ già stato ampiamente discusso in commissione sia con gli uffici che con le associazioni. Purtroppo il consiglio comunale ha dovuto affrontare e approvare in aula atti finanziari improcrastinabili che hanno impedito di rispettare il cronoprogramma predisposto. Stavolta, così come richiesto e ottenuto con la condivisone di tutti in conferenza dei capigruppo, le delibere che prevedono l’approvazione dei regolamenti dei diversi settori produttivi della città saranno affrontate e discusse in aula già dall’inizio di gennaio, proprio per cercare di dare una risposta concreta alle attività produttive della città”.

“L’appello lanciato dalle associazioni di categoria al consiglio comunale di Palermo, perché si approvino in tempi rapidi le delibere che riguardano il commercio e le attività produttive, è corretto e dovrebbe essere un impulso per l’Aula che ha all’ordine del giorno, ormai da anni, i provvedimenti in questione”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo del Mov139 in quota Idv. “Nella scorsa sindacatura, in qualità di presidente della commissione Attività produttive, avevo lanciato il medesimo grido d’allarme – dice Caracausi – Il regolamento sui mercati generali e quello sui mercati sono pronti da oltre due anni, ma ancora oggi non vengono trattati per la volontà politica di alcune forze di opposizione. Il regolamento sulla pubblicità è stato approvato ma sarebbe dovuto tornare in Aula, cosa mai avvenuta, malgrado porterebbe nuove entrate per il Comune e ridarebbe decoro alla città. La modifica dell’articolo 5 del piano commerciale, più volte da me sollecitata, potrebbe ridare un nuovo volto alla via Roma e farebbe arrivare in città nuovi investitori, grazie allo sblocco delle attività con superfici superiori a 200 metri quadrati. Mi auguro che, dopo questo appello delle associazioni di categoria e risolti i problemi finanziari che ci hanno visto coinvolti in questi mesi, il consiglio comunale decida una volta e per tutte di esitare questi atti che non sono più rinviabili”.

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14 Dicembre 2018, 12:26

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