Palermo, gli studi: i migranti come risorsa per le aziende

Palermo, gli studi: i migranti come risorsa per le aziende

Il lavoro dello studioso Zeke Hernandez
LA CONFERENZA
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PALERMO – Presso il dipartimento Gec dell’Università LUMSA, si è tenuta una conferenza speciale della Strategic Management Society (SMS) dove è stato messo in evidenza un approccio innovativo al fenomeno migratorio.

I lavori, organizzati dai docenti Giovanni Battista Dagnino e Anna Minà, hanno ospitato Zeke Hernandez, docente alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, i cui studi ribaltano la narrazione comune, mostrando i migranti come una risorsa preziosa per la crescita e lo sviluppo delle imprese.

Migrazione e management aziendale

Hernandez, riconosciuto negli USA come uno dei migliori docenti under 40, ha condiviso riflessioni sull’intersezione tra immigrazione e management aziendale, un campo che, a suo dire, è ancora poco esplorato da questa prospettiva. Il tema dell’immigrazione è stato uno dei quattro filoni di discussione della tre giorni palermitana, insieme ai cambiamenti climatici, l’etica dell’Intelligenza Artificiale e le strategie per alleviare la povertà.

“L’immigrazione è una delle grandi trasformazioni globali del nostro tempo”, ha spiegato il docente. “Eppure, il ruolo delle imprese non è adeguatamente studiato: le aziende non sono solo destinatarie delle dinamiche migratorie, ma attori primari nel determinarle e nel rispondervi. È stato studiato il fenomeno più dal punto di vista macro, ma adesso servirebbe più focalizzarsi sull’aspetto micro che, invece, è stato studiato solamente negli ultimi quindici anni”.

Hernandez ha ribadito un concetto centrale, evidenziato anche nel suo ultimo libro, “The Truth About Immigration: Why Successful Societies Welcome Newcomers”: le imprese non solo assumono migranti, ma influenzano anche la loro mobilità, integrazione e successo economico, rendendole attori chiave nella gestione delle sfide e delle opportunità migratorie.

I contributi dei migranti all’economia

Il professore della Wharton School ha presentato dati che dimostrano come i migranti contribuiscano all’innovazione grazie alla diversità di competenze e conoscenze che portano con sé. Essi stimolano gli investimenti nelle comunità in cui si stabiliscono e danno vita a nuove imprese attraverso l’imprenditoria, essendo spesso più stimolati a creare nuove realtà aziendali. Inoltre, i migranti aiutano le imprese esistenti a entrare in nuovi mercati, sia come dipendenti che come consulenti e partner, grazie alla loro conoscenza di culture diverse.

Riguardo alla diffusione di questi studi, Hernandez ha notato che “negli USA, sicuramente, iniziano a essere diffusi, mentre in Europa si concentrano nelle nazioni a maggiore concentrazione di immigrati come Germania, Regno Unito e Francia”. In Italia, gli studi sono ancora pochi, ma esistono “buoni studi di docenti italiani come quelli di Giovanni Peri, dell’Università della California Davis”.


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