09 Settembre 2024, 20:04
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PALERMO – La linea difensiva non cambia. Gli imputati per lo stupro di gruppo del Foro Italico confermano la ricostruzione anche se la Procura fa emergere delle contestazioni: la diciannovenne era consenziente.
Cinque dei sei imputati rendono l’esame: Angelo Flores (che riprese le violenze con il cellulare), Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia ed Elio Arnao ripondono alle domande dell’accusa e dei legali della difesa.
Samuele La Grassa, invece, annuncia che farà solo delle dichiarazioni spontanee. C’è un settimo imputato, Riccardo Parinnello, già condannato a parte perché all’epoca dei fatto era ancora minorenne.
Sarebbe stata la ragazza, nell’estate dell’anno scorso, dopo averli incontrati alla Vucciria, a convincerli a spostarsi nel cantiere abbondonato al Foro Italico. Secondo il racconto degli imputati, la diciannovenne scelse di avere un rapporto sessuale con tutti i ragazzi per provare nuove esperienze.
Non era la prima volta che, così avrebbe detto, aveva rapporti con più persone contemporaneamente. Sarebbe stata lei a guidare il gruppo per evitare di incrociare lungo la strada il datore di lavoro del suo ragazzo di allora. Temeva che la riconoscesse.
Il pubblico ministero fa emergere alcune contraddizioni nel racconto degli imputati. Nell’immediatezza dei fatti avevano detto che la ragazza era ubriaca, ed invece ora lo smentiscono. Dicono che era perfettamente lucida. Brilla, ma cosciente. È vero, disse “basta” una volta e subito il rapporto sessuale fu interrotto.
Uno dei ragazzi, Maronia, chiede di fare dichiarazioni spontanee. Legge in aula una lettera e spiega l’impatto terribile che ha avuto sulla sua vita l’arresto (è in carcere come tutti gli altri imputati) per un reato vergognoso per il quale si dichiara innocente. Sostiene, lui come gli altri, che il rapporto è stato consensuale.
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09 Settembre 2024, 20:04