31 Luglio 2023, 06:45
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PALERMO – In teoria lo sportello dovrebbe essere soltanto uno, proprio perché “unico” per legge, ma a Palermo si è fatto… in due. Stiamo parlando dello sportello del comune di Palermo a cui si rivolgono le imprese per le autorizzazioni e i motivi più svariati relativi alle attività, dalle pratiche edilizie alle semplici comunicazioni o istanze, ma che da qualche settimana si è sdoppiato per la nascita del Sace, lo Sportello autonomo delle concessioni edilizie (sebbene le concessioni ormai si chiamino permessi di costruire).
Il comune di Palermo, infatti, ha deciso di smaltire l’enorme mole di arretrato nel campo delle pratiche edilizie e soprattutto di evitare che lo stesso tipo di istanza, per il fatto di essere presentata da un’azienda o da un semplice cittadino, abbia iter istruttori differenti. E’ nato così un unico sportello edilizio con un (solo) ufficio guidato da un (solo) dirigente. Il problema, però, è che creando uno sportello unico per l’edilizia si è sdoppiato l’altro sportello, quello per le attività produttive, che unico non lo è più: gli imprenditori, infatti, si sono ritrovati con il Sace a cui inviare le pratiche edilizie e col Suap a cui presentare il resto.
“La legge però dice altro – spiega Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – Un’impresa che deve aprire i battenti ha diritto ad avere un solo interlocutore, per l’appunto lo sportello unico, che dall’inizio degli anni Duemila è una realtà consolidata ovunque. Lo spirito della legge e’ quello di agevolare le imprese, qui si e’ scelto invece di agevolare l’organizzazione degli uffici. Non capiamo per quale motivo a Carini o a Isola delle Femmine ci possa essere uno sportello unico e a Palermo no: due sportelli unici sono un ossimoro”. Il problema è molto pratico: aprire un’azienda spesso comporta la necessità di qualche modifica ai locali in cui ha sede e quindi, al momento, un imprenditore a Palermo e non come prevede la legge, deve presentare due istanze a due sportelli diversi, col rischio di tempi sfalsati. “La nuova piattaforma Sace, peraltro, ancora non funziona come dovrebbe – continua la numero uno di Confcommercio – e averne previsto l’avvio in piena estate è stata una scelta infelice: abbiamo alcuni dei nostri associati che non riescono a ottenere in tempi accettabili un semplice certificato. Al Comune prima c’erano le bare da seppellire, ora ci sono le pratiche ‘sepolte’ da smaltire: concordiamo che l’arretrato vada eliminato, ma non in questo modo”.
“Abbiamo avuto una riunione operativa con la Sispi e la Maggioli, società che per conto di Sispi gestisce la piattaforma – spiega l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti – e in una decina di giorni completeremo la migrazione delle vecchie pratiche. Da settembre, inoltre, tutte le istanze delle imprese o delle persone fisiche con pratiche inerenti attività produttive verranno presentate solo al Suap e in un secondo momento smistate, garantendo così un’unica piattaforma. Voglio però evidenziare che lo sportello Sace è temporaneo ed è stato istituito proprio per fare chiarezza e darà uniformità interpretativa e le procedure, come è normale che sia, hanno bisogno di un periodo di assestamento. Entro dicembre però smaltiremo tutto l’arretrato, un risultato importantissimo per la città”.
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31 Luglio 2023, 06:45