Tangenti e "caramelle" alla Protezione civile: "Dai ci penso io"

Tangenti e “caramelle” alla Protezione civile: “Dai ci penso io”

Le intercettazioni del blitz che ha portato in carcere un funzionario e un imprenditore

PALERMO – Due episodi – avvenuti il 16 giugno e il 25 agosto 2021 -, analogo comportamento. L’imprenditore Sebastiano Grillo arriva negli uffici della Protezione civile regionale a Palermo. Sollecita la sua pratica per il pagamento di una fattura. Cerca di spingerla per evitare il pantano della burocrazia.

Riceve rassicurazioni e consegna un pacchetto al funzionario Luigi De Luca. Che quando resta solo lo apre ed estrae delle banconote. Da alcune ore sono sono stati entrambi arrestati per corruzione e si trovano ai domiciliari.

Un compenso extra

Non si sa di quanti soldi si trattasse, ma la Procura di Palermo non ha alcun dubbio: erano tangenti per velocizzare la pratica che l’impiegato pubblico avrebbe dovuto seguire. Era né più, né meno del suo lavoro per il quale viene pagato, ma avrebbe ricevuto un “compenso extra” per fare in fretta, sollecitare i colleghi e portare la pratica alla firma del dirigente generale della Protezione civile Salvatore Cocina (estraneo all’inchiesta).

Grillo è il referente di due società. La Nuova Tecnopolis si è aggiudicata una commessa da 82 mila euro dal Comune di Campofranco, in provincia di Caltanissetta, per il ripristino della viabilità nella zona industriale. Ha emesso due fatture. De Luca è il funzionario che, seguendo la procedura, deve passare il carteggio alla firma del direttore generale Cocina.

“Ora la chiamo io”

“Mi dica un’altra cosa… c’è mio figlio… c’è mio nipote che hanno questo lavoro a Campofranco che è a pagamento Protezione civile – spiega Grillo – hanno tutte cose a Ragusa… una certa signora”. E fa il nome di una collega di De Luca, che lo tranquillizza: “… glielo dico io… ora la chiamo”. Mentre De Luca prende il cellulare per chiamare la collega Grillo, mostrandogli dei documenti, gli porge un pacchetto estratto alla tasca destra. Le “caramelle”, dice.

“Un mio carissimo amico”

Il funzionario parla con la collega ragusana dell’imprenditore: “… premesso che è un mio carissimo amico ma tu lo sai che io aiuto sempre… ha un intervento su Campofranco la Nuova Tecnopolis”. La donna ne è al corrente. “… sì perché già hanno chiamato”, dice ridendo. De Luca: “E quando lo dobbiamo risolvere il problema… fai la disposizione me lo fai sapere perché io… così la guardo io la voglio lasciare sopra il tavolo al direttore”.

Ci fu qualche altro piccolo intoppo (“Vabbè però ormai addirittura se non sono oggi pomeriggio sono lunedì”), ma alla fine le fatture furono pagate il 23 luglio 2021 con una disposizione del Direttore generale della Protezione civile.

“lo facciamo firmare al direttore”

Il secondo episodio è del 25 agosto 2021 quando Grillo consegna a De Luca nuovamente un pacchetto dopo avere discusso dei lavori nella frazione di San Basilio del Comune di Novara di Sicilia, in provincia di Messina. Importo complessivo: 150.000 euro, lievitati fino a 201 mila dopo una perizia di variante.

De Luca: “Vediamo se c’è l’impegno… lo facciamo firmare al direttore”. Nel frattempo Grillo tira fuori dalla tasca destra dei pantaloni il pacchetto con i soldi che lancia sulla scrivania e De Luca nasconde dietro il monitor del computer.

“Vabbè dai ci penso io dai”, aggiunge De Luca che in effetti chiama un altro collega per sapere “sta cosa come è combinata”. L’1 ottobre 2021 De Luca informa che la pratica è stata approvata. In effetti viene pagata il successivo 7 ottobre. “Va bene dico lei in settimana a mangiare ci vogliamo andare allora”, dice l’imprenditore. E il funzionari pubblico risponde: “Certo… qua io sono va bene quando vuole qua sono”.


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