30 Giugno 2024, 07:37
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PALERMO – “Siamo tornati per le strade di Palermo per rinnovare una tradizione che ci accompagna da due decadi e rilanciare un nuovo messaggio”, scrivono dal comitato Addiopizzo.
Iniziativa sul solco di quella di vent’anni fa che diede una scossa alla città e che si è poi ripetuta negli anni dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città.
“Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, c’era scritto allora.
Stavolta è toccato al centro storico di Palermo tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele, Via Emerico Amari e Via Isidoro La Lumia.
Gli adesivi invitano a fare una riflessione: sono luoghi dove negli ultimi dieci anni “si è registrato un cambiamento urbanistico, produttivo e sociale il cui impatto non ha precedenti nella storia di Palermo. Un mutamento da cui si è generata una nuova ed importante economia che ha il proprio perno nella fruizione turistica dei luoghi del centro storico”.
“Strade dalle quali oltre a rinnovare il messaggio storico desideriamo rivolgere e condividere una domanda, tutt’altro che retorica, con l’opinione pubblica, il tessuto economico e la classe politica di questa città. Senza pretesa di dare risposte ma con la volontà, anche stavolta, di aprire una riflessione“.
Ed ecco il perché delle scritte: “Quale economia in via Maqueda? Quale economia in Corso Vittorio Emanuele? Quale economia in via Amari? Quale economia in via La Lumia?“.
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30 Giugno 2024, 07:37