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Palma di Montechiaro, imprenditore nel mirino: terza intimidazione

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16 Febbraio 2022, 11:40

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La carcassa di una gallina sviscerata e con la testa mozzata è stata ritrovata nel giorno di San Valentino davanti la sede di una struttura ricettiva in costruzione a Palma di Montechiaro. La scoperta è stata fatta dal responsabile dell’azienda, un imprenditore 62enne agrigentino, che ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro e ai militari della Compagnia di Licata. Si tratta del terzo atto intimidatorio subito dall’uomo, imprenditore iscritto all’associazione antiracket Libero Futuro, in meno di un anno. La sua presenza in quel lembo di terra tra Agrigento e Marina di Palma , evidentemente risulta sgradita a qualcun.

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L’avvertimento dello scorso anno

Lo scorso anno il primo, chiaro, avvertimento: l’esplosione di una raffica, almeno dieci i colpi di arma da fuoco, contro il prospetto della struttura. Alla fine del mese di luglio un secondo messaggio intimidatorio quando, proprio davanti il cancello dell’azienda, fu recapitato un proiettile calibro 16 conficcato nella testa mozzata di una pecora. Lo scorso 14 febbraio l’ultimo inquietante atto con il ritrovamento di una gallina senza testa. L’imprenditore, già sottoposto a sorveglianza dinamica, non ha esitato a denunciare l’ennesima pressione subita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno raccolto la testimonianza del 62enne. La Procura di Agrigento ha aperto un nuovo fascicolo d’inchiesta al momento a carico di ignoti e vige un fitto riserbo investigativo. Da mesi la Squadra Mobile di Agrigento è al lavoro sui primi due episodi e non è escluso, anzi appare assai probabile, che dietro la preoccupante escalation di avvertimenti possa esserci la stessa mano e che gli episodi, dunque, possano essere collegati tra loro. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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16 Febbraio 2022, 11:40

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