13 Febbraio 2010, 10:16
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A più di un anno dall’ultimazione dei lavori di costruzione, il mega-parcheggio di via degli Emiri è vittima di degrado e sporcizia. Segnaletiche divelte, rifiuti vari e marciapiedi distrutti, ecco come si presenta oggi l’area parcheggio costata 4 milioni e 789 mila euro, realizzata con i fondi Por Sicilia 2000/2006 per il “potenziamento del sistema dei trasporti urbani” e cofinanziata dall’Unione Europea. Il parcheggio Emiri, che conta 620 posti auto, 14 dei quali destinati ai diversamente abili e 8 ai motocicli, risulta quotidianamente inutilizzato. A parte una decina di auto posteggiate e qualche cittadino che utilizza l’area per praticare scuola-guida, jogging e quant’altro, questa mega-struttura si rivela alquanto inutile, dal momento che proprio in questa zona i posteggi non mancano, e sembra essere destinata al degrado e l’abbandono, così come è avvenuto per il parcheggio di via Libero Grassi, a pochi metri dalla via degli Emiri con capienza pari a 186 posti auto, e per l’enorme parcheggio di 938 posti di via Basile, o ancora quello di Sferracavallo di 134. “Sono pienamente d’accordo riguardo l’inutilità di questi parcheggi -afferma il vicesindaco Francesco Scoma- proprio per questo motivo il Comune di Palermo sta provvedendo a richiedere l’autorizzazione dell’assessorato regionale ai Trasporti per la realizzazione di eventi all’interno di queste aree, come mercatini e fiere. Per quanto riguarda il parcheggio di via Basile- continua- l’amministrazione comunale si sta già attivando per convertirlo in capolinea degli autobus”. Adiacente al parcheggio Emiri, con i fondi Por, è stata realizzata, inoltre, una bretella di collegamento di 210 metri fra la via Nina Siciliana e viale Regione Siciliana. Un’ottima intuizione da parte del Comune per lo smaltimento del traffico della Circonvallazione. L’unica pecca, però, risulta essere quella di non aver provveduto a piazzare le adeguate segnaletiche verticali di avvertimento in via Nina Siciliana. Infatti, non pochi sono gli incidenti causati proprio per la mancanza di cartelli che avvisano dell’arrivo di vetture e motocicli. Come se non bastasse, quest’arteria di collegamento è priva di intestazione, non rintracciabile, quindi, nell’elenco toponomastico della città. Ad aggravare le condizioni di degrado del parcheggio è la mancanza di cestini per la raccolta dei rifiuti. Cartacce, bottiglie e immondizia varia sporcano giornalmente il luogo di sosta. A rendere ancor di più inaccettabili le condizioni igienico-ambientali del luogo è la mancanza di alcun tipo di intervento da parte degli operatori dell’Amia. Dal canto suo, l’azienda di via Pietro Nenni rassicura che “effettuerà un sopralluogo e, nel caso in cui il parcheggio Emiri dovesse risultare di sua competenza, provvederà al più presto alla pulizia dell’area”.
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13 Febbraio 2010, 10:16