24 Dicembre 2013, 01:16
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PALERMO – Niente parcheggi gratuiti per i disabili, almeno non oltre le tre ore. Il consiglio comunale di Palermo fa dietrofront rispetto a quanto approvato lo scorso aprile e stabilisce lo stop ai parcheggi gratuiti nelle strisce blu dell’Amat, anche in presenza del contrassegno per persone disabili.
La delibera aveva infatti suscitato la protesta dell’Amat, basata sui numeri: l’azienda attualmente gestisce 16.100 stalli a pagamento, ma i pass gratuiti per i dimoranti e i residenti sono 22mila, mentre quelli per disabili sono 17mila, cui vanno aggiunti quelli rilasciati da altri comuni. Insomma, l’Amat rischiava di finire gambe all’aria vedendo i suoi introiti pesantemente falcidiati. Così il consiglio è tornato sui suoi passi, non senza una nota polemica nei confronti degli uffici rei di non aver rilevato problemi economici e disposizioni in contrasto con la legge.
“Nella seduta di oggi è stata modificata dal consiglio comunale la delibera che prevedeva una sosta a tempo indeterminato sulle strisce blu per i portatori di handicap – afferma in una nota la consigliera comunale Giusi Scafidi del Mov 139 – a seguito di una esposizione di danno erariale dell’Amat, il tempo di sosta è stato portato gratuitamente a tre ore e inoltre è stato approvato un ordine del giorno per un’ipotesi che aumenti gli stalli generici riservati da uno e cinquanta ad uno ogni trenta strisce blu. In consiglio abbiamo inoltre chiesto agli uffici di operare controlli incrociati per verificare la correttezza di questi 17.000 pass per disabili ed invalidi, attualmente esistenti. Ci sembra una soluzione equilibrata, che possa aiutare il disagio dei portatori di handicap senza danneggiare gli interessi dell’Amat”.
Il divieto al parcheggio gratuito per le persone disabili nelle zone blu e l’esenzione per solo tre ore dei parcheggi è un ulteriore atto contro le persone disabili”, afferma Maurizio Li Muli, consigliere Pd della Quinta Circoscrizione e presidente dell’associazione siciliana disabili. “Il Consiglio Comunale dovrebbe ben sapere che la battaglia per risanare il Bilancio dell’Amat passa dalla guerra senza quartiere contro il portoghesismo e non contro i disabili che utilizzano i parcheggi a strisce blu per le loro autovetture, visto che gli stalli a loro dedicati sono pochi e quasi sempre occupati abusivamente. L’Amat pensi a riparare gli autobus, quei pochi che hanno la pedana retraibile con cui le carrozzine possono salire sui mezzi sono guasti da anni, solleciti l‘Amministrazione a prevedere sufficienti stalli “liberi” per le auto delle persone disabili, evitando così di penalizzare chi, con grande sacrificio attraverso la sua autovettura adattata, riesce a vivere una vita parzialmente indipendente. Nel frattempo l’Amministrazione si impegni a verificare il numero abnorme di pass che ancora oggi circolano in città e si impegni, inoltre, a dare vita ad un Piano organico di abbattimento delle barriere architettoniche che possa consentire alle persone che hanno una qualche disabilità motoria, giovani, anziani, mamme con passeggini di percorrere liberamente marciapiedi o di accedere liberamente negli uffici pubblici senza scontrarsi con le difficoltà della barriere architettoniche. Capisco le difficoltà dell’Amat, che gestisce stalli economicamente “inadeguati” rispetto a quelli dati in gestione all’Apcoa, ma non è limitando le persone disabili nei loro movimenti che può risolvere questo stato di cose. Questa decisione ha tutto il sapore della beffa”.
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24 Dicembre 2013, 01:16