25 Novembre 2015, 17:13
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CATANIA- Ogni revisore nell’esercizio della propria funzione può proporre interventi di minori spese * , con risparmi di euro 100.000,00 (centomila /00 ) per ogni Ente e moltiplicando questa somma per i comuni italiani circa 8.500 , per ogni ente pubblico e società partecipate, si otterrebbe un risparmio della spesa pubblica che permette indirettamente una minore pressione fiscale ed un beneficio diretto per tutti gli italiani.
1) eliminazione degli straordinari in tutti gli uffici comunali;
2) eliminazione di ogni incarico a progetto;
3) eliminazione delle deroghe per incarichi esterni a volte incompatibili con società partecipate;
4) eliminazione totale degli esperti e consulenti esterni , gli impiegati comunali sono altrettanto preparati;
5) riduzione delle partecipate ad un numero massimo di quattro;
6) eliminazione del cartellino marcatempo con la sostituzione per il controllo delle presenze con password personale inserita nel computer di ogni dipendente;
7) riduzione a due dipendenti per ogni gruppo consiliare;
8) elenco dettagliato e trasparente dei fitti passivi e attivi con la pubblicazione online degli importi e gli aumenti istat;
9) pubblicazione online dei verbali delle commissioni consiliari ( legge 11 / 2015 ) con l’indicazione altresì delle presenze dei consiglieri con l’orario di entrata ed uscita;
10) rimborsi spese agli amministratori, assessori e a tutti gli organi della pubblica amministrazione mediante un centro spesa unico;
11) eliminazione totale del protocollo manuale con quello online unico;
12) spoil system per i dirigenti ad ogni elezione con l’elezione di un nuovo sindaco;
13) relazione semestrale del dirigente competente con l’indicazione dei debiti fuori bilancio autorizzati;
14) elenco cronologico sottoscritto dal dirigente competente e pubblicazione online dei debiti fuori bilancio;
15) dipendenti comunali in eccesso, riorganizzati e riqualificati come ausiliari del traffico;
16) Rinunzia ( consiglieri comunali e di quartiere ) dello stipendio previsto dalla Legge 30.
Questi sedici punti sono essenziali per rilanciare e ottimizzare la macchina comunale ormai desueta è inceppata, lasciata morire ad ogni forma di svariate demotivazioni. Tutti i risparmi ottenuti si devono obbligatoriamente investire per rilanciare e rivoluzionare gli uffici comunali con un unica intelligence economica e con un nuovo e moderno softer contabile amministrativo collegato con un call center per ogni ufficio e sempre al servizio di ogni cittadino catanese.
Ed infine solo a livello sociale per dare respiro alla società civile:
a) apertura del porto fino al Tondicello della Plaia con pista ciclabile e trenino interno di collegamento con il centro storico con relativa passeggiata;
b) assegnazione degli spazi sottostanti degli archi della Marina a enti di volontariato ed uno da adibire a docce pubbliche per persone bisognose senza dimora;
c) il Sindaco risponde con Twitter ai catanesi e introduzione della pagina web rosso/azzurra per la pubblicazione registrata degli utenti che pubblicano accorgimenti e suggerimenti della e per la città con relativo forum on line in modo di aiutare l’intera amministrazione a fare le cose utili volute dal sentimento comune collettivo;
d)car sharing e Bike sharing .
Basta poco per sposare elementi di democrazia sociale e di benessere vigente ormai da tempo in tutti i paesi evoluti .
Solo così possiamo rivivere la Res pubblica anche a Catania e allontanare lo spettro del default sociale ed economico che ogni giorno alimenta la ricchezza di pochi.
Carlo Cittadino
Pubblicato il
25 Novembre 2015, 17:13